Saputo, blitz per Thiago-Motta fino al 2025

Il presidente alla fine della prossima settimana sarà a Bologna: ha l’agenda scandita da incontri chiave
Saputo, blitz per Thiago-Motta fino al 2025© ANSA
Claudio Beneforti
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BOLOGNA - All’assalto di Thiago. Alla fine della prossima settimana, a meno di cambiamenti di programma, è atteso di nuovo a Bologna il presidente Joey Saputo e nella sua agenda sono appuntati due incontri molto importanti, il primo con l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e il direttore sportivo Marco Di Vaio per fare il punto della situazione e cominciare a programmare il domani, e il secondo (appunto) con Thiago Motta, prima di tutto per ascoltare le sue intenzioni per quanto riguarda il suo futuro poi per dare un seguito a quella che è la volontà ferma della società intera, e cioè allungare di un anno il contratto del tecnico rossoblù, fino al giugno del 2025, considerato che l’attuale scade nel giugno precedente. Tra l’altro a oggi, a quanto pare, non ci sarebbe neanche una clausola di impegno che legherebbe Thiago al Bologna alla fine di questo mandato lungo quasi due anni, e anche sotto questo aspetto può essere evidenziata la sua infinita rigidità, o bianco o nero sempre, come durante la settimana per gli allenamenti, mai una volta che possa essere eventualmente presa in considerazione l’idea relativa magari anche solo al bianco panna.

Niente accade mai per caso

Non stupitevi per questi colloqui previsti solo tra una settimana, perché è vero che da una parte il Bologna non conosce ancora quello che sarà il proprio destino, nel senso che soltanto più avanti saprà se potrà il prossimo anno viaggiare in Europa per la Conference League o se sarà costretta ancora una volta a restare tra i confini italiani, ma da un’altra va sottolineato come siano i tempi giusti e di conseguenza obbligatori da fare proprio ora per una società seria, che vuole costruire per tempo il suo domani e non continuare a vivere soprattutto alla giornata come ha fatto fino al giugno passato. Certo, perché a tutto c’è sempre un perché, nella vita come nello sport niente accade mai per caso sia nel bene che nel male, in pratica il discorso è uno: quando fai le cose per bene e come si deve i risultati arrivano, se di contro pensi più a gestire, già è tanto che per quanto riguarda il calcio una società non debba rischiare mai la retrocessione. Dove vogliamo arrivare è facile: se fin qua, in questi anni di presidenza Saputo, sono stati investiti su per giù 250 milioni di euro senza mai arrivare a poter strizzare almeno per una volta un occhietto all’Europa, vuol dire che qualcosa è stato sbagliato. E questo lo diciamo senza voler colpevolizzare per forza qualcuno.

La competenza vale molto

Ebbene, questo qualcosa una volta per tutte dovrà essere corretto, ora che c’è davvero la possibilità e ci sono anche gli uomini giusti per poterlo fare. Poi in fondo in questi ultimi mesi si sono già visti i primi segnali positivi, tutti a Bologna e anche fuori Bologna si stanno accorgendo come in qualche modo il vento sia cambiato a Casteldebole. Tuttavia, guai se ora non dovessero essere fatti ulteriori passi avanti, perché mai come ora ci sono tutti i presupposti per far svoltare il Bologna. Sì, anche continuando a non investire grandi numeri sul mercato, il rispetto del bilancio deve continuare a essere sacro, e in questo senso hanno ragione i capi del Bologna, ma volete mettere quanto sono importanti nella costruzione di una squadra e di un domani anche le conoscenze e le competenze. Perché è inutile nascondere come a oggi questa società non sia inferiore a nessun’altra almeno sotto questo profilo. Come dire: ciò che hanno fatto in un recente passato Sassuolo e Atalanta eccome se è alla portata anche del Bologna. Gli uomini e i soldi ci sono per seguire quegli esempi di buon calcio, basta che a Casteldebole diventino una volontà comune, e chi dovesse fare eventualmente da freno commetterebbe un errore del quale poi dovrebbe rispondere alla gente.


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