Bologna maxi: rosa extralarge come voleva Thiago Motta

L’allenatore è stato accontentato: cambi e alternative in tutti i reparti, l’organico è profondo e competitivo
Bologna maxi: rosa extralarge come voleva Thiago Motta© LAPRESSE
Giorgio Burreddu
4 min

BOLOGNA - Hanno confezionato un Bologna extralarge, esagerato. A misura di Thiago Motta. Voleva i giovani, i fuoriclasse, gli esperti. E ovviamente i cambi. L’allenatore italo-brasiliano ha ottenuto tutto. Tocca a lui far rendere una rosa quasi nuova, sicuramente rivoluzionata. Sartori lo ha detto: «Un po’ di preoccupazione da parte di Motta c’è sempre stata». Alla fine il mercato ha portato (almeno) un cambio per ruolo. Questo permetterà a Motta non soltanto di alzare la competitività dentro la squadra e di sopperire a eventuali infortuni o cali di prestazione durante la stagione, ma potrà persino variare dal punto di vista tecnico. C’è spazio per tutto: la fantasia e la corsa, la gestione palla e la difesa forzata. Situazioni che Motta prevede di partita in partita, avversario dopo avversario. Un Bologna così, a dire il vero, si era già visto in passato. Ma spesso la rosa era allungata più per un bisogno numerico che per reali necessità tecniche.

Bologna, traffico sulle corsie esterne

L’insistenza del tecnico invece ha avuto la meglio. Se il ruolo del secondo portiere è forse l’unico davvero da valutare bene, in ogni altro reparto il Bologna ha costruito il giusto compromesso. Uno dei punti fondamentali che Motta aveva chiesto riguardava la cura degli esterni. A sinistra soprattutto, fascia che Cambiaso aveva lasciato scoperta. Lì sono arrivati Kristiansen (migliore in campo contro il Cagliari peraltro) e Calafiori, altro giovane di qualità che può essere utile alla causa Bologna. Ancora non c’è stata una sequenza di allenamenti lunga al punto da comprendere come saranno le gerarchie. Motta però non vuole fissarsi su undici titolari, ma vuole scegliere il meglio che la settimana di allenamento gli offre. Era stato così l’anno scorso, quest’anno non sarà diverso. Dopo che l’infortunato Soumaoro sarà tornato nei ranghi (gennaio 2024) il reparto centrale sarà persino in abbondanza.

A centrocampo c’è l’imbarazzo della scelta

A centrocampo le possibilità sono quasi infinite. Merito di giocatori come Ferguson, che possono ricoprire più ruoli in mezzo e anche a ridosso dell’attacco. Lo scozzese, ma anche Moro. Il giocatore croato ha le qualità per esprimersi in ogni zona del centrocampo. Non sono dettagli. Motta conta moltissimo su questa duttilità. È l’arma in più. Gli inserimenti di Fabbian e El Azzouzi completano il quadro. Giovanissimi, ma già inseriti nella chiave tattica di Thiago. Le uscite di Schouten e Dominguez dopo il successo contro il Cagliari sembrano un po’ meno dolorose. E poi è entrato Freuler. Fabbian è stato considerato dalla dirigenza un giocatore forte, dunque in grado di crescere e portare profitto al club. Non solo in termini economici, ovviamente. Nell’immediato è il gioco la vera risorsa che si attendono i rossoblù.

Bologna, tante soluzioni per l’attacco

Lo stesso discorso over size va poi esteso all’attacco. Tantissime soluzioni, con Ndoye, Saelemaekers, Orsolini, Karlsson: gli esterni possono fare più ruoli, scambiarsi, e anche il modulo può variare a seconda dell’avversario. Karlsson e Saelemaekers hanno i colpi, le giocate, il senso del gol. Possono giocare anche come trequartisti, e questo apre a Motta ulteriori possibilità. Un gioco fluido, fatto di possesso palla, che in attacco può dare grandi soddisfazioni. Unica nota stonata: il centravanti. Zirkzee è considerato l’unico titolare. Adesso tocca a Van Hooijdonk convincere Motta. Non rientrava nei piani del club, ma l’olandese può prendersi il suo spazio e dare una mano. Le possibilità ci sono. Tocca a lui sfruttare questa opportunità.


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