Fiorentina, assalto a Retegui: quanto costa e la strategia per prenderlo

Il club di Commisso ora vuole chiudere per l'attaccante del Genoa, ma l’Europeo può complicare tutto
Francesco Gensini
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L'idea è Mateo Retegui e la Fiorentina sta per presentarla al Genoa. Con tutto quello che serve per dare subito forza al tentativo: offerta economica in primis, in un gioco delle parti in cui la sponda rossoblù avrà ovviamente un ruolo determinante. Ma il club di Commisso è sicuro di aver individuato nell’ex Boca Juniors il centravanti che finalmente è in grado di risolvere il problema là in attacco, priorità del mercato ammessa dal direttore sportivo Pradè pochi giorni fa in conferenza stampa. E la Fiorentina torna a provarci con il Genoa a distanza di pochi mesi, dopo averlo fatto con altrettanta forza e altrettanti mezzi dispiegati per arrivare a Gudmundsson: nella speranza fondata di assistere stavolta a un esito differente. 

Fiorentina, in anticipo per Retegui 

C’è una parola chiave nella trattativa: anticipo. Sulle potenziali concorrenti e soprattutto sui tempi, perché ancora lo stesso Pradè di recente ha ricordato che: «Il centravanti forte-forte aspetta il mercato dei top club e noi sia per forza economica e sia per status non abbiamo la possibilità di andare a prendere il centravanti di prima fascia. Dobbiamo essere bravi e capire dove e su chi puntare». Aggiungendo. «Cercheremo di portare idee». Mateo Retegui è una di queste, la principale. Perché il nuovo allenatore viola e il direttore sportivo stanno facendo il pieno di ore a studiare e valutare, a scambiarsi impressioni e conoscenze. E per entrambi Retegui è un centravanti forte-forte, adatto al gioco che il tecnico di Mugnano ha in mente per la Fiorentina, anzi perfetto, abbinando l’attaccante del Genoa qualità e motivazioni alla capacità di giocare per i compagni. Per questo non fanno alcun effetto (negativo) i sette gol realizzati in ventinove partite da Retegui in campionato alla sua prima stagione in Italia con la maglia del Grifone: al Viola Park sono sicuri che l’attaccante abbia tanta potenzialità inespressa e hanno deciso di puntare su di lui, asciugando l’elenco di candidati al momento. 

L'offerta da 20 milioni al Genoa

Milione più, milione meno, che non vanno mai sottostimati per il peso che hanno e che comunque possono essere aggiustati inserendo gli immancabili e indispensabili bonus, è la cifra che potrebbe servire alla Fiorentina per assicurarsi Retegui, sempre ricordando che il Genoa un’estate fa lo ha pagato quindici milioni (terzo acquisto più costo della propria storia) giust’appunto con i bonus dentro. Una cifra che sta nel budget viola e di conseguenza si trasforma in “operazione fattibile” sottoponendola al presidente Commisso, perché problemi di budget non ce ne sono se l’affare rientra in certi parametri: e allora, leggermente ritoccata verso il basso e composta da parte fissa e parte variabile, sarà presentata alla società rossoblù per capire se esistono subito i margini così da aprire una trattativa vera e propria. 

Obiettivo scelto 

La Fiorentina vorrebbe chiudere il discorso-centravanti in tempi brevi (per il mercato di oggi), ma non sembra oggettivamente possibile a meno di un’accelerazione di qua e di là che sarebbe abbastanza clamorosa, a maggior ragione nel caso di Retegui in ritiro con l’Italia di Spalletti e tra una settimana esatta impegnato all’Europeo in Germania: il contatto col Genoa è però fondamentale e per questo Pradè e i dirigenti viola si muovono in anticipo. Perché il centravanti classe 1999 non è l’unico, in una lista che va dal “sogno” Icardi al vecchio-nuovo obiettivo che si autorigenera di stagione in stagione tipo l’economia circolare e risponde al nome di Andrea Pinamonti, passando per altre suggestioni. Ma nessuna è un’idea come lo è Mateo Retegui. 


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