Un difensore centrale, un centrocampista che diventano due se Amrabat alla fine non rimane (proposto scambio dal Napoli con Folorunsho: risposta scambio no, ma l’interesse per il nazionale di Spalletti da parte Fiorentina rimane), poi alla fine del mercato magari un altro attaccante per garantirsi un maggior numero di gol, perché andando a fare il conto dei gol potenziali sommando la dote dei singoli nel reparto offensivo non è che sia molto alto: l’agenda viola rimane ancora la stessa al trascorrere dei giorni, ma ormai il corso quello è e bisogna aspettare che i pezzi trovino l’incastro giusto per consentire agli uomini di mercato di Commisso di spuntare i candidati su quell’agenda uno alla volta.
Fiorentina, certezze e investimenti
Il primo potrebbe essere il difensore centrale: la Fiorentina ce l’avrebbe già ed è naturalmente Nicolas Valentini, solo che non c’è verso di abbassare la richiesta del Boca Juniors (da cinque-sei milioni a massimo due) per liberarlo subito. E allora per trovarlo che faccia il caso nell’equo rapporto qualità-prezzo, sta setacciando i campionati di mezza Europa e si è già proposta al Montpellier per Modibo Sagnan, classe 1999, ma evidentemente finora senza la necessaria convinzione per chiudere un affare che si chiude a 5-6 milioni. Questo non tanto perché il franco maliano non convinca fino in fondo (ha forza fisica, è reattivo nella marcatura, inserirlo in una difesa a tre da una difesa a quattro da cui proviene non sarebbe un problema), quanto perché rimane acceso l’interesse per due vecchi-nuovi obiettivi che rispondono ai nomi di Marcos Senesi e Josip Sutalo, uno del Bournemouth e l’altro dell’Ajax. E il fatto che ad ogni estate vengano accostati entrambi alla Fiorentina è solo la prova concreta del gradimento e se c’è lo spazio il club viola ci s’infila. Vedi Gudmundsson, mancato a gennaio, preso ad agosto. Trattative molto più onerose e molto più complesse, di sicuro per un eventuale trasferimento a titolo definitivo a richieste che avvicinano e superano i venti milioni, quindi si va per tentativi iniziando dal prestito e le cose non si semplificano per la naturale resistenza di inglesi e olandesi. Però, il piano è questo e, intanto, svincolati come Angelo Ogbonna (ex West Ham) e Joel Matip (ex Liverpool) rimangono lì sullo sfondo da tirare fuori a scadenza di mercato e non come piani d’emergenza.
Ipotesi Bove dalla Roma
Detto di Amrabat e ricordata sopra la strada del possibile scambio con Folorunsho a fine mese, non è di poco conto la questione se Palladino avrà bisogno di un rinforzo oppure due a centrocampo, tutto mettendo insieme: tempo (scarso) che manca al 30 agosto per infilarsi in operazioni che di solito richiedono giorni e giorni se non settimane per essere realizzate, investimento economico da fare, ostacoli da superare. A proposito di strade, quella più breve prevede la permanenza del marocchino ex Verona (e Palladino ne sarebbe felice) e poi aggiungere magari un prestito andando sul sicuro, ma Bove, Lovric e l'ipotesi x su cui la Fiorentina sa di poter andare con margine di sicurezza, sono le altre da percorrere se Amrabat trova sistemazione altrove. Infine, l’attaccante: più un esterno che un vice Kean, perché in questo ruolo Palladino ci vede Beltran. In fondo, se e tutto considerato, Berardi rimane la soluzione preferita per garantirsi al suo rientro dall’infortunio al tendine d’Achille (sta recuperando più veloce del previsto, quindi forse già a ottobre) quei gol potenziali che fanno comodo là davanti in stagione.