Inzaghi, le cifre del rinnovo con l'Inter: è il terzo più pagato in Serie A

Il tecnico di Piacenza si è legato alla società nerazzurra fino al 2024 e ora alza l'asticella: lo scudetto non può sfuggire
Inzaghi, le cifre del rinnovo con l'Inter: è il terzo più pagato in Serie A© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - L'ufficialità è arrivata ieri alle 18,20, ovvero quattro ore dopo l'ingresso di Simone Inzaghi nella sede nerazzurra: il tecnico di Piacenza si è legato all'Inter fino al 2024, senza opzioni per la stagione successiva. Rispetto ai 4 milioni più bonus del 2022-23, la base fissa farà un bel salto in avanti e sfiorerà i 5,5 milioni. Poi ci sono i bonus in caso di vittoria di trofei più uno, economicamente pesante, in caso di nuovo raggiungimento degli ottavi di Champions. Solo con quello, supererebbe i 6 milioni. «Sono molto felice» le uniche parole pronunciate prima di lasciare viale della Liberazione. In Serie A è il terzo più pagato dopo Mourinho e Allegri: si è guadagnato la fiducia di Zhang e della dirigenza con un'ottima stagione nella quale non ha conquistato lo scudetto, ma ha alzato due trofei e passato (dopo 10 anni d'attesa) la fase a gironi della Champions. Il tutto al netto delle cessioni dei due elementi più forti della rosa: Lukaku e Hakimi. È andato oltre le aspettative del presidente che, non a caso, lo ha gratificato con un contratto ancora più importante. Prolungamento di un anno a cifre "ritoccate" anche per lo staff di Inzaghi

Inter-Inzaghi: tutti i dettagli

L'accordo con Simone era già stato raggiunto una decina di giorni fa e il tecnico, accompagnato dal suo agente Tullio Tinti, lo ha firmato ieri nella sede nerazzurra interrompendo le vacanze. Da oggi tornerà con la sua famiglia a rilassarsi fino al 6 luglio quando la squadra (senza i nazionali) si ritroverà alla Pinetina. Il club ha annunciato la fumata bianca con un comunicato di poche righe sul suo sito Internet («FC Internazionale Milano è felice di comunicare il rinnovo di contratto dell’allenatore Simone Inzaghi. Grazie al nuovo accordo, il tecnico sarà alla guida dei nerazzurri fino al 2024») e con un simpatico video nel quale una bella ragazza, che fa da guida nel quartier generale di viale della Liberazione, entra "casualmente" nella sala riunioni dove Zhang e Inzaghi stanno siglando il contratto. A corredo il club ha diffuso le foto del prezioso autografo apposto al decimo piano del palazzo in zona Porta Nuova. Steven ha chiuso il cerchio prima con una frase ai cronisti che lo aspettavano all'uscita del garage («Sono contento per Inzaghi» ha detto abbassando il finestrino della sua 500), poi su Instagram con un ulteriore attestato di stima pubblicato insieme alla foto della firma: «Mister, lavorare con te, per me è un dono»

L'importanza di Inzaghi

È chiaro che un simile contratto farà aumentare ancora di più il "peso" di Inzaghi nel club e lui è felice di potersi spendere per l'Inter. Era arrivato con l'etichetta di laziale doc (normale dopo i 22 anni in biancoceleste...), ma è stato subito amato dalla gente nerazzurra e dalla Curva Nord, che gli ha dedicato cori in ogni incontro. L'appoggio dell'ad Marotta, del ds Ausilio e del suo vice Baccin lo ha aiutato nel suo processo di inserimento e adesso lui si sta... sdebitando. Nella trattativa per l'arrivo di Lukaku, infatti, Simone ha giocato un ruolo chiave: lo ha messo al primo posto dell'elenco delle sue richieste ed è andato in pressing su Zhang chiedendogli di soddisfare in tempi brevi le pretese del Chelsea. Tra lunedì e ieri è stato in sede oltre 7 ore e di queste solo pochissimi minuti sono stati dedicati al contratto. Il resto sono state riunioni di mercato e... pressing per avere il belga. Voleva Lukaku a tutti i costi e l'ha ottenuto, anche perché alla fine anche il presidente è stato felice di accontentarlo. Inzaghi sa che adesso arriverà il momento delle cessioni dolorose (basterà il solo Skriniar) ed è consapevole che la pressione su di lui aumenterà perché con Big Rom al centro dell'attacco tutti si aspetteranno un Inter... tricolore. Lui però è tutt'altro che spaventato. La faccia felice e sorridente con cui se n'è andato dalla sede era tutto un programma. 


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