Inter, Lautaro dice no all'Arabia: rifiutati 240 milioni

Molto coinvolto nel progetto del club nerazzurro, a maggior ragione dopo essere diventato capitano. I tifosi gli dedicano un nuovo coro
Inter, Lautaro dice no all'Arabia: rifiutati 240 milioni© Inter via Getty Images
Giorgio Coluccia
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MILANO - Porte chiuse da tutte le parti. L’Inter lo considera incedibile e il Toro non ha nessuna intenzione di muoversi. Questo è il suo anno, con la fascia da capitano al braccio e in qualità di leader indiscusso per puntare a nuovi successi. Dalla sua squadra attuale non lo smuove nemmeno l’offerta monstre arrivata dall’Arabia Saudita, resa nota in Argentina dal network televisivo TyC Sports: sul piatto ci sarebbe un quadriennale da 60 milioni di euro all'anno. Il centravanti, che compirà 26 anni il mese prossimo, arriverebbe così a 30 anni incassando la cifra mastodontica di 240 milioni complessivi. Tutto è destinato a restare sulla carta perché l’argentino non è disposto ad aprire nessuno spiraglio, sentendosi pienamente coinvolto nel progetto nerazzurro e a maggior ragione dopo essere stato eletto capitano, sfoggiando la fascia già durante l’allenamento congiunto contro il Lugano nella prima esibizione in ritiro. Anche alla luce delle cifre in ballo, il gran rifiuto rappresenta un atto d’amore in più verso il club che l’ha portato in Italia credendo in lui sin dal primo momento. Questa che sta per iniziare sarà la sesta stagione con la maglia interista, ci arriverà dopo aver vinto un Mondiale, aver giocato una finale di Champions e aver chiuso al secondo posto nella classifica cannonieri in Serie A.

A doppia mandata

Sul piano personale la punta argentina sente di potersi spingere ancora più in alto, mirando a nuovi trofei e stagioni ricche di gol. Anche per questo non prende in considerazione l’idea di cimentarsi in una realtà poco competitiva come quella saudita, dove troverebbe tanti campioni arrivati da poco, ma uscirebbe dall’epicentro del calcio europeo. La volontà dell’Inter è altrettanto solida, non c’è alcuna intenzione di privarsi di uno degli elementi più importanti della rosa e a maggior ragione dopo aver già rinunciato a pedine fondamentali come Onana, Skriniar e Brozovic. Anzi, l’argentino è l’unico caposaldo di una spina dorsale ormai smantellata, che adesso va ricomposta così come va nuovamente amalgamato il reparto d’attacco dopo l’addio di Dzeko e un ritorno di Lukaku che non ci sarà. Neanche a dirlo Lautaro rivestirà il grado più alto della scala gerarchica nel proprio reparto, in attesa che arrivi un nuovo innesto da aggiungere alla novità Thuram e a Correa, ammesso che quest’ultimo rimanga.

Solide certezze

Con Barella vice capitano e l’argentino eletto numero uno, i tifosi hanno riabbracciato le loro certezze. Se per il centrocampista c’era stata una dimostrazione d’amore a giugno, quando erano risuonate sirene di mercato dall’Inghilterra, per l’attaccante ieri la curva interista ha lanciato un nuovo coro: «Che confusione, sarà perché tifiamo, un giocatore che tira bombe a mano; siam tutti in piedi, è il nostro capitano; batti le mani, che in campo c’è Lautaro». Attualmente il bomber di Bahia Blanca classe 1997 è legato all’Inter da un contratto fino al 2026, rinnovato quasi un anno e mezzo fa per sei milioni di euro a stagione. Nel suo accordo non è prevista alcuna clausola e sin dall’arrivo a Milano nella stagione 2018/19 ha messo a segno 102 reti in 238 partite. Con le soddisfazioni raccolte nell’ultimo anno, sia con l’Inter sia con l’Argentina, c’è da aspettarsi anche che nella classifica dell’assegnazione del prossimo Pallone d’Oro faccia un bel salto in avanti, arrivando a vicino al gotha dei principali goleador in circolazione. Fin qui il suo miglior risultato in carriera è il 21° posto agguantato nell’anno dello scudetto: continuerà la sua scalata con la maglia dell’Inter.


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