Inter, Buchanan entra e chiude la porta del mercato

I nerazzurri non faranno altri innesti a gennaio, cercherebbero un’altra punta solo se Sanchez dovesse partire: missione complicata senza budget. Esuberi da piazzare
Pietro Guadagno
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MILANO - L'ufficialità arriverà questa mattina, ma già da ieri sera Buchanan è un giocatore dell’Inter. I contratti, infatti, sono stati firmati soltanto nel tardo pomeriggio. A quel punto è scattato lo scambio di documenti, tra Milano, Bruges e Nanchino dove attendeva Zhang, che si è protratto per qualche ora. Di qui la scelta di rimandare annunci, comunicati e pure le prime dichiarazioni del canadese. Del resto, di fretta non ce n’è, avendo già stabilito che l’esterno non potrà essere disponibile per la sfida di domani con il Verona. Per completare, il tesseramento, infatti, occorre il permesso di soggiorno, essendo extracomunitario. Buchanan lo otterrà la prossima settimana, tornando in Belgio, con un appuntamento già fissato presso l’ambasciata italiana a Bruxelles. 

Inter, la giornata di Buchanan

Buchanan è atterrato con un volo privato a Linate, poco dopo le 10 di ieri mattina. Vestito sportivo, maglietta bianca, felpa blu con il cappuccio e sneakers, è sceso dall’auto per un primo saluto prima di uscire dall’aeroporto. Da lì si è spostato all’Humanitas di Rozzano per sostenere le visite mediche. Mentre al Coni, dove ha ottenuto l’idoneità, è arrivato all’ora di pranzo. Completato anche quel passaggio, è stato accompagnato in albergo per un breve riposo (la sua giornata era cominciata alle 6). E, poco dopo le 18, ha raggiunto la sede nerazzurra di viale Liberazione dove ha messo la sua firma sul contratto fino al 2028, che gli garantirà 1,5 milioni a stagione. Oggi, invece, sarà alla Pinetina dove farà la conoscenza di Inzaghi e dei suoi nuovi compagni. Il debutto, quantomeno in panchina, sarà sabato 13 gennaio in casa del Monza. Con ogni probabilità, con il 17 (o l'11) sulle spalle.

Inter, solo esuberi

Iniziato presto, il mercato di gennaio interista è da considerare virtualmente già chiuso. Almeno è quanto che garantiscono i dirigenti, che al massimo saranno impegnati a sistemare qualche esubero, come Agoumé, conteso da Siviglia e Marsiglia, o Sensi, che vorrebbe andare subito a giocare (il Sassuolo è interessato), senza attendere che il suo contratto scada a giugno. L’unica variabile è Sanchez, che ha ricevuto offerte dall’Arabia Saudita. Ma il cileno, almeno per il momento, non si è fatto sedurre, anzi: è convinto di poter essere ancora protagonista e vuole vincere il suo secondo scudetto interista. Qualora dovesse cambiare idea, allora Marotta, Ausilio e Baccin andrebbero alla caccia di un nuovo attaccante. Tuttavia, senza un vero budget a disposizione, sarebbe una ricerca complicata.

Inter, i precedenti

Peraltro, senza l’operazione di Cuadrado, Buchanan (7 milioni più bonus per arrivare a 10 il costo dell’affare) non sarebbe arrivato subito, ma la prossima estate. E si sarebbe trattato del secondo mercato invernale consecutivo senza innesti. Due anni fa, nel gennaio 2022, arrivarono invece Gosens (occasione nella prospettiva di sostituire Perisic) e Caicedo (per “coprire” l’infortunio di Correa), mentre nel 2021, anche Conte rimase a secco di rinforzi prima di conquistare lo scudetto. In passato, ci sono state anche sessioni più scoppiettanti. Lo stesso Conte, nella sua prima annata nerazzurra, ottenne, in corsa, Young, Moses ed Eriksen. Ancora meglio andò a Mancini, all’inizio della sua seconda epoca interista. In un colpo solo, infatti, ebbe a disposizione Brozovic, Shaqiri, Podolski, Santon, Felipe. E il croato è stato un cardine fino alla scorsa estate. La speranza, evidentemente, è che Buchanan abbia il medesimo destino.


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