Inter, Dumfries corre lontano: il contratto è in scadenza, il rinnovo tarda

Il club non intende perderlo a zero come Skriniar. Parti lontane: senza intesa sarà ceduto a giugno
Giorgio Coluccia
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MILANO - Prima lo stop al Decreto Crescita con la fine degli sgravi fiscali, poi l’accelerata dell’Inter sul mercato per portare Buchanan a Milano. Pur non essendo coinvolto in prima persona, in pochi giorni Denzel Dumfries si è allontanato dai colori nerazzurri, risultando protagonista indiretto di vicissitudini che rischiano di pregiudicare il suo futuro a Milano. Tutto ruota attorno al rinnovo del contratto, in scadenza nel 2025 e le parti sono piuttosto lontane visto che l’olandese vorrebbe raddoppiare il suo ingaggio, da 2 milioni e mezzo a 5 più bonus, mentre il club ne ha messi sul tavolo 4. In tutto questo la distanza si è ulteriormente dilatata per via dell’addio al Decreto Crescita deciso dal governo a fine 2023, che avrebbe permesso all’Inter di risparmiare sul lordo dell’ingaggio dell’esterno di Rotterdam. Insomma questa base di partenza non lascia ben sperare, anche perché senza prolungamento del contratto l’addio dopo due stagioni sarebbe praticamente scontato.  

Inter, no Skriniar bis

La società nerazzurra, infatti, senza un’intesa lo metterebbe sul mercato durante la prossima estate, per monetizzare una sua partenza (dopo averlo pagato circa 15 milioni, bonus inclusi, un anno e mezzo fa) e scongiurare un’altra dolorosa partenza a parametro zero come successo con Skriniar, accasatosi al Psg all’inizio di questa stagione dopo una lunga telenovela per il rinnovo. Dall’arrivo in Italia nell’agosto 2021, Dumfries ha collezionato 113 presenze in nerazzurro ed è diventato un giocatore particolarmente apprezzato da Inzaghi per il suo 3-5-2, considerata la capacità di sfornare assist e saltare l’uomo, abbinando il vizio del gol con l’attacco all’area avversaria per procurarsi i rigori. Un aspetto da curare è sempre stata la continuità nel rendimento, ma sotto la guida del tecnico interista sono arrivati vistosi miglioramenti per compiere dei passi avanti. L’esempio più lampante è arrivato all’inizio della stagione in corso, con l’olandese classe 1996 in grado di fornire un contributo importante alla produzione offensiva con le sue giocate negli ultimi venti metri di campo. 

Inter, c'è già l'erede?

Un altro aspetto tutt’altro che trascurabile è la chiusura dell’affare Buchanan, arrivato come rinforzo per coprire il buco lasciato da Cuadrado, ma possibile padrone in futuro della fascia destra interista. Ci sarà da lavorare a livello tattico e i risultati andranno analizzati sul campo, ma l’arrivo del canadese di certo rappresenta un segnale. Nei prossimi sei mesi l’ex Bruges potrà rendere meno traumatica la separazione da Dumfries, proponendosi come esterno del futuro visti anche i suoi 24 anni e le doti tecniche messe in mostra con la maglia del Bruges. In Viale della Liberazione, infatti, Marotta e Ausilio confidano di essersi già cautelati, dovendo anche fare i conti con il contratto di Cuadrado (tralasciando i problemi fisici) che scadrà a giugno. Da qualsiasi prospettiva su quella corsia c’è un bivio importante e Dumfries nelle prossime settimane dovrà decidere quale strada imboccare per restare a Milano o meno. 


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