
MILANO - Prima la maglia da titolare, poi il gol che sblocca il risultato all’alba dell’incontro e infine le dichiarazioni in cui dice di essere felice all’Inter. In una sera, a Lecce, si è sostanzialmente chiuso il caso-Frattesi. Attenzione, trattandosi di mercato, è sempre meglio lasciare uno spiraglio aperto per qualsiasi evoluzione. Impossibile, infatti, escludere che la Roma, al fotofinish, non faccia un ultimo tentativo, presentando un’offerta all’Inter. In ogni caso, però, le probabilità che il club nerazzurro la accetti sono ridottissime, visto che difficilmente quanto messo sul tavolo dalla società giallorossa raggiungerà i 45 milioni richiesti. E tra viale Liberazione e la Pinetina sono tutti contenti che finisca così. Poi è chiaro che la questione si riaprirà a fine stagione. E, a quel punto, con più tempo (e maggiore possibilità a disposizione) a disposizione, si consumerà l’addio.
Il rapporto con Inzaghi
La realtà ad oggi, però, è che Frattesi considerato un elemento importante nell’organico di Inzaghi. E viene pure compreso che abbia l’ambizione di giocare di più. Ha caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti in rosa. E questo aspetto è allo stesso tempo un vantaggio e uno svantaggio per lui. La mediana costruita da Inzaghi è un meccanismo perfetto o quasi, ma cambiando un ingranaggio, inevitabilmente, non è altrettanto efficace. E come si è abbondantemente capito, Frattesi non è Barella. Capita, però, che per certe partite, o in determinate situazioni, ci sia bisogno di qualcosa di differente. Ed è in quei casi che l’ex-Sassuolo spesso e volentieri si rivela determinante. In questi giorni di crisi, Inzaghi ha parlato con il centrocampista, ribadendo proprio questi concetti e promettendogli, al contempo, di avere più spazio, tra partite ogni tre giorni e livello degli avversari sempre più alto. In questo modo, Frattesi ha recuperato un po’ di serenità - al di della preoccupazione per i problemi di salute della nonna - e gli effetti, in campo, si sono visti proprio l’altra sera.
Fino a giugno, poi...
Se i dialoghi con Inzaghi sono stati senz’altro un fattore. Altrettanto significativo è stato l’appoggio che il centrocampista romano ha trovato nello spogliatoio. Il gruppo è uno dei segreti dell’Inter. E lo si è capito anche dalle parole di Lautaro in merito proprio a Frattesi. Insomma, i compagni lo hanno sostenuto, ma lo hanno anche invitato a restare per continuare a condividere tutti assieme certi momenti, inseguendo altri traguardi. Un ambiente e un’atmosfera del genere non sono scontati da trovare. E anche questo ha fatto riflettere Frattesi. Insomma, Lecce potrebbe essere stato un punto di svolta. Con l’ex Sassuolo che, nei 4 mesi che restano per finire la stagione, continuerà a dare il massimo, facendosi trovare pronto quando chiamato in causa. Poi, però, tutto lascia credere che si aspetti la disponibilità della dirigenza nerazzurra a trovare insieme una soluzione. Sarebbe impossibile, infatti, sopportare una terza stagione da rincalzo, a ormai 26 anni e quindi nel pieno della maturità calcistica. Tanto più che nel 2026 ci saranno Mondiali.