Pogba e l'aneddoto su Mourinho: la lite per una foto scattata a Miami

Nel documentario "Pogmentary", da oggi su Amazon Prime Video, il centrocampista ha rivelato anche un retroscena legato al tecnico portoghese
Pogba e l'aneddoto su Mourinho: la lite per una foto scattata a Miami© PA
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Si avvicina sempre di più il Pogback: dopo aver detto addio al Manchester United, Pogba è pronto a vestire nuovamente la maglia della Juve. I tifosi bianconeri però devono attendere ancora un po’ dato che, secondo indiscrezioni, l'annuncio del ritorno del francese dovrebbe esserci agli inizi di luglio. L’attesa è invece finita per quanto riguarda “Pogmentary”, il documentario di 5 episodi, in uscita oggi su Amazon Prime Video. Dagli inizi con la maglia dei Red Devils fino all’approdo alla Juve e poi il ritorno allo United: nella serie c’è tutta la vita del Polpo, raccontata attraverso aneddoti, retroscena e confidenze.

Il rapporto con Mourinho

Dal rapporto con Mino Raiola e quello con l’avvocato Rafaela Pimenta, che lo stesso Pogba definisce come una seconda madre, a quello con i suoi allenatori. A tal proposito, il centrocampista francese ha raccontato un retroscena avvenuto con Mourinho quando il portoghese era sulla panchina del Manchester United. “È iniziato tutto quando mi sono infortunato. Decisi di andare a Miami per fare riabilitazione e sono partito. A Miami un paparazzo mi ha fotografato insieme a mia moglie Zulay. Mourinho ha mandato la foto a Raiola” - ha detto Pogba che ha poi aggiunto ulteriori dettagli. “Non è mi è piaciuto per niente, per niente! (riferito al comportamento di Mourinho ndr). Poi ho detto a Mou, sei serio? Sono infortunato, ma vengo qui ad allenarmi tre volte al giorno. Chi pensi che io sia? Non sono come gli altri giocatori”- ha concluso il francese. Sempre sul rapporto travagliato con il tecnico portoghese: “È stata una cosa nuova per me, non sono abituato ad avere problemi con il mio allenatore”. Nonostante l’accaduto però, Pogba ha rivelato: “Se dovessi incontrare Mourinho domani ci scherzerei perché non porto rancore”.


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