De Ligt al Bayern Monaco: tutto dipende da Lewandowski

Giorni caldi per il trasferimento dell’olandese: la Juve attende una nuova mossa da parte dei bavaresi e un rilancio rispetto alla prima offerta
De Ligt al Bayern Monaco: tutto dipende da Lewandowski
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - In attesa del rilancio. La Juve attende una nuova mossa da parte del Bayern Monaco, intenzionato a strappare De Ligt ai bianconeri. Il primo assalto è stato infruttuoso, visto che ha sancito ancora tutta l’entità della distanza tra i club. Ora i bavaresi, che puntano forte sull’accordo già raggiunto con l’olandese per un contratto fino al 2027, sono chiamati ad un passo ulteriore, così da migliorare la prima proposta da 60 milioni più bonus ancora distante dai 90 che sono la soglia minima richiesta dalla Continassa, possibilmente tendente ai 100. Il puzzle è complesso perché la nuova offensiva è legata anche alla cessione di Robert Lewandowski: dall’addio del bomber polacco, infatti, il Bayern conta di ricavare le risorse necessarie da investire sul difensore juventino. Almeno 50 milioni, da Barcellona o Paris Saint Germain, per finanziare il mercato. La clessidra, in ogni caso, scorre ed è verosimile che il prossimo capitolo della storia venga scritto entro la fine di questa settimana, con un nuovo contatto tra Juve e Bayern, anche in modo diretto attraverso una seconda missione del direttore sportivo Salihamidzic a Torino.

Mercato Juve, Allegri fa il punto

Intanto, Massimiliano Allegri ha fatto il punto: «Matthijs ad oggi è un nostro giocatore, si sta allenando bene, ma il mercato è aperto fino al 31 agosto, quindi può succedere di tutto…». E’ chiaro che ormai il tecnico è consapevole che, a breve, non potrà più contare sull’olandese e assicura che la vicenda non influirà sulla preparazione: «Assolutamente no. Se De Ligt dovesse partire, la società saprà come sostituirlo nel modo migliore». I lavori sono già in corso, perché tra otto giorni si parte per la tournée negli Stati Uniti e tra un mese sarà già campionato e quindi serve tappare il doppio buco lasciato da Chiellini e dall’olandese. Non una missione semplice, visto che servirà gente di pari caratura. Al momento, il reparto centrali conta solo Bonucci, Rugani e Gatti, troppo poco.

Juve, l'eredità di De Ligt

Chi raccoglierà quindi l’eredità di De Ligt, oltre che del capitano? Verosimilmente non Koulibaly, ormai diretto, a meno di sorprese, al Chelsea. La prima alternativa porta a Gleison Bremer del Torino, una pista però difficile perché il brasiliano è molto vicino all’Inter. Ad Allegri non dispiacerebbe neppure Gabriel Magalhaes, centrale mancino classe ’97 dell’Arsenal. La richiesta dei Gunners è elevata, almeno 40 milioni, ma la Juve potrebbe giocarsi la carta Arthur. Il brasiliano è fuori dal progetto e non parteciperà alla tournée in America, ufficialmente per un piccolo infortunio ad una caviglia (assenti pure gli altri lungodegenti come Chiesa e Kaio Jorge). Il nome nuovo è invece Pau Torres, spagnolo classe ’97 del Villarreal, giustiziere dei bianconeri in Champions League. Il nodo? Costa 40-50 milioni. Sul taccuino dei dirigenti, in ogni caso, restano sempre Nikola Milenkovic della Fiorentina e Benoit Badiashile, talento classe 2001 del Monaco.

Ecco Cambiaso

Un arrivo certo in difesa, in ogni caso, c’è: è Andrea Cambiaso. La trattativa con Genoa si è sbloccata, visto che il giovane Dragusin ha accettato il trasferimento al Grifone e così con un aggiunta di 4 milioni, la Juve si è aggiudicata il terzino sinistro che oggi sosterrà le visite mediche a Torino


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