Juve, McKennie al Leeds: ecco cosa manca

Chiara la valutazione della Juve tra i 30 e i 35 milioni, gli inglesi pronti ad alzare la quota prestito
Nicola Balice
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C’è talmente tanto altro da dire e da fare, che il mercato invernale in casa Juve stava scivolando via quasi come se non ci fosse stato. Ma a ravvivarlo ci ha pensato Weston McKennie proprio sul finale, lo stesso giocatore che fin dall’inizio era stato d’altronde individuato come quello sacrificabile sull’altare degli equilibri di bilancio: una cessione che non avrebbe avuto bisogno di alcun acquisto per colmare l’eventuale buco in organico, una condizione tale da poter consentire a lui di valutare solo progetti graditi e alla Juve di aspettare senza fretta anche il gong del 31 gennaio se necessario. E ora che si sono rotti gli indugi, ci sono comunque diversi tasselli che ancora devono essere messi a posto. Da un lato McKennie dopo aver atteso a lungo una big sembra essersi convinto ad accettare la corte del Leeds di Andrea Radrizzani e degli americani, dall’altro Weston non avrebbe alcun problema a restare comunque in bianconero almeno fino al termine della stagione. Ma è tra i club che ancora manca l’accordo, questione di formula e quindi di soldi. Ed anche all’interno della stessa Juve c’è ora una sorta di divisione, tra chi vorrebbe arrivare comunque a una fumata bianca e chi in assenza di un accordo soddisfacente sotto ogni punto di vista preferirebbe trattenere McKennie per continuare a colmare quelle lacune d’organico a causa degli infortuni, considerando pure come non ci sia alcun innesto in programma nelle ultime ore di mercato.

La trattativa

Negli scorsi giorni sono proseguiti contatti con il Leeds e anche altre società, tra cui l’Arsenal. Solo la società di Radrizzani ha poi deciso di spingere il piede sull’acceleratore, per una trattativa meno semplice del previsto ed entrata nel vivo solo tra giovedì e venerdì. Chiara la valutazione complessiva della Juve, compresa tra i 30 e i 35 milioni. Così come la volontà di lasciare partire McKennie solo a titolo definitivo o per un prestito con obbligo di riscatto condizionato ma praticamente garantito. Ed è su questo punto che i dialoghi non sono arrivati ancora a un punto di incontro, almeno fi no a ieri sera. Con il Leeds che si è avvicinato alla valutazione complessiva, rendendosi disponibile ad alzare la quota per il prestito oneroso anche oltre quota 5 milioni, senza smuoversi per il momento dalla formula con diritto di riscatto.

Tutto o niente

È questo il nodo da sciogliere. In casa Juve, dove già si rischia concretamente di ritrovarsi tra sei mesi già con Denis Zakaria e Arthur di rientro dopo i prestiti al Chelsea e al Liverpool, si rafforza il partito di chi lascerebbe partire McKennie solo in maniera definitiva. Anche perché troppi sono i punti interrogativi attualmente in organico, gli stessi che hanno portato Max Allegri ha reinventarsi l’americano esterno a tutta fascia. Quindi, tutto o niente. Palla al Leeds, al diritto di riscatto, quindi al diritto di recesso, finora non ha voluto rinunciare.


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