Con le occasioni si fanno le rivoluzioni. Quella di Allegri, allenatore fedele al «gruppo coeso e granitico» che non avrebbe voluto toccare a gennaio per non minarne gli equilibri, si chiama Lazar Samardzic. L’oggetto del desiderio del Napoli, tedesco di Berlino naturalizzato serbo, si è già messo mentalmente sulla Serenissima, l’autostrada che taglia l’Italia da Est a Ovest e che da Udine porta a Torino senza passare per le tentazioni del centro-sud. Quella del Sole è lì che aspetta, probabilmente invano, perché nonostante l’accordo di massima tra Udinese e Napoli (20 milioni più 5 di bonus) e i dettagli commerciali solo da limare tra De Laurentiis e Pozzo, la Juventus oggi sembra avere in pugno il calciatore. Il football director dei bianconeri, Cristiano Giuntoli, stravede per il ragazzo (lo avrebbe portato volentieri a Napoli un anno fa) e ora ha messo la freccia sul suo ex presidente, al quale ha lasciato uno scudetto e tanta rabbia per l’addio estivo. A convincere Samardzic, entusiasta alla prospettiva di salire di livello senza cambiare colore di maglia, è il progetto a lungo termine di una big in ricostruzione che punta sul suo talento per scrivere una nuova pagina.