Juve, perdi Bremer: una clausola "facile" lo avvicina alla Premier

Nel rinnovo del centrale il club ha inserito una cifra di uscita ritenuta più che accessibile per gli inglesi. I tabloid considerano il brasiliano in arrivo in estate
Juve, perdi Bremer: una clausola "facile" lo avvicina alla Premier© LAPRESSE
Chiara Zucchelli
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Gleison Bremer è stato qualche giorno fa in Inghilterra con il Brasile. Si è fermato a Londra, in un hotel con vista su Hyde Park, e ha giocato a Wembley. Chissà se nelle ore londinesi ha pensato che la Premier League potesse essere il suo futuro. Non è solo un'ipotesi, ma una realtà concreta. Perché il Manchester United (e molto sullo sfondo il Newcastle, secondo qualche media inglese) è pronto a pagare la clausola rescissoria per strapparlo alla Juventus e portarlo a Old Trafford. Per la Juve sarebbe una cessione tecnicamente dolorosa ma rimetterebbe a posto i conti.  

Bremer, plusvalenza secca

Si parla di cifre importanti a cui nessun club di Serie A può avvicinarsi, tantomeno per un difensore, ma più che accessibili per la Premier. Bremer ha una release option sul contratto, inserita al momento del rinnovo, da 61 milioni di euro: il 10% andrebbe al Torino, il restante sarebbe oro per le casse bianconere. Cinquantacinque milioni netti di cui trenta di plusvalenza secca visto che Bremer, pagato due anni fa 41 milioni, è a bilancio per 25. Ventisette anni appena compiuti, il brasiliano solo adesso, a questa età e con queste prospettive contrattuali (l'attuale accordo scade nel 2028) può garantire un affare economico di tale portata e la Juventus lo sa. Molto bene. In attesa di capire cosa ne sarà di Danilo e Rabiot, aspettando di verificare il futuro di Soulé e Huijsen, due giovani su cui investire (difficile) o fare cassa (più probabile), il difensore brasiliano è il primo nome che la società bianconera è pronta a sacrificare per il bilancio.

La difesa della Juve

Bremer non si opporrebbe anche perché, con vista sul Mondiale 2026, andare a giocare in Premier rappresenterebbe il salto definitivo della sua carriera. Arrivato a Torino, città, nel 2018, e alla Juventus nel 2022, si sente pronto a lasciare l'Italia dopo sei anni per il campionato più competitivo del mondo mentre il club vuole cederlo per avere nell'immediato una plusvalenza secca. Poi andrà affrontato il discorso tecnico, visto che già in questa stagione, nella seconda parte almeno, la Juventus è costretta a fare i conti con problemi difensivi: nelle prime 21 giornate ha mantenuto la porta imbattuta in 12 occasioni e ha subito 12 gol (0,57 di media a match). Nei successivi otto turni, le reti incassate sono state 11 in 8 partite, 1,37 a gara. A questo dovrà porre rimedio Allegri che però è il primo a dire che quando una squadra prende tanti gol non è colpa solo della difesa ma di tutti i reparti.

Il pressing

Per cui ceduto Bremer la Juve sarà chiamata non solo a scegliere un degno sostituto (con quale budget?), ma a prendere decisioni importanti in altre zone del campo. La vicenda Bremer ha poco a che fare con l'aspetto tecnico o tattico: è una questione di soldi. Con un bilancio da mettere a posto e un anno senza coppe incassare 55 milioni secchi non è un'occasione, ma una necessità. Anche perché a Manchester insistono: complice l'imminente ingaggio di Dan Asworth, ex dirigente del Newcastle e della Football Association, lo United ha intenzione di cambiare strategia e puntare su profili under 30 con curriculum importanti: Gleison Bremer corrisponde esattamente a questo identikit. 


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