Douglas Luiz-Juve: perché si può fare, tutti i retroscena

Giuntoli pronto a inserire McKennie: con 30 milioni si può chiudere. Spunta anche Greenwood
Giorgio Marota
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TORINO - Non è ancora una svendita totale, eppure in una parte d'Inghilterra i saldi estivi cominciano in anticipo. La rigida norma della Premier che impone ai club di tenere l’asticella dei debiti sotto i 105 milioni sterline in tre anni (poco più di 120 milioni di euro), con misurazione dell'indice al 30 giugno, può rappresentare una svolta per il tiepido mercato in entrata dalla Juventus.  

I rinforzi per la Juve: ecco i nomi

La Signora ha due obiettivi prioritari per rinforzare centrocampo e attacco, cioè Douglas Luiz e Greenwood, e per raggiungerli potrebbe sfruttare a proprio vantaggio la situazione problematica di Aston Villa e Manchester United, società nel mirino della Premier League insieme a Chelsea, Newcastle, Everton, Nottingham Forest e Leicester. Questo non significa che le inglesi si faranno prendere per il collo dagli avventurieri, ma di sicuro ammorbidiranno le richieste. Del resto, hanno soltanto due opzioni sul tavolo: chiudere operazioni in uscita per alleggerire il debito, oppure immettere liquidità in cassa. 

Douglas Luiz, ecco l'affare

Il mediano-regista, recentemente convocato dalla nazionale brasiliana per la Coppa America, è valutato 60 milioni. Il 26enne di Rio arrivò in Europa nel 2017 passando dal Vasco Da Gama al Manchester City, ma già dopo un mese Guardiola si rese conto di non riuscire a trovargli un posto nel suo complesso scacchiere; così Douglas ha traslocato nella filiale di Girona, finché l’Aston Villa non ha raccolto il suo talento dandogli nuova luce, in particolare grazie a Emery che nell’ultima stagione l’ha trasformato in un pilastro della squadra capace di raggiungere la Champions contro ogni pronostico. A fare il mercato dell’Aston Villa è l'ex Roma Monchi, il quale accetterebbe l’inserimento di McKennie come contropartita e potrebbe dire sì a una proposta di 30 milioni più il cartellino dell'americano. Il dt bianconero Giuntoli, ovviamente, punta ad abbassare le pretese. 

L'idea Greenwood. E Milik out...

In parallelo corre la partita di Greenwood, l’obiettivo per l'attacco dopo il raffreddamento della pista Savinho. Anche qui il Manchester United spara altissimo. Cifra vicina a quella di Douglas Luiz, con il 20% che andrebbe al Getafe dove il calciatore ha trascorso un prestito redditizio (8 gol e 6 assist in Liga). Greenwood in Inghilterra faticherebbe a trovare opportunità per motivi etici, nonostante l’assoluzione dall’accusa di stupro. Il suo è un contratto particolare: scadrebbe nel 2025, i Red Devils però possono esercitare un’opzione al 2026 e sicuramente lo faranno perché in questo modo eviterebbero di trovarsi con le spalle al muro per una scadenza imminente. In attacco la Juve dovrà fare i conti anche con l'infortunio di Milik: il polacco ieri, in amichevole contro l'Ucraina, si è fatto seriamente male al ginocchio sinistro e adesso si teme una nuova rottura del crociato sinistro come nel 2016.  Nel 4-3-3 adattabile a 4-2-3-1 che Giuntoli sta disegnando per Motta, con il quale c'è sinergia totale anche se burocraticamente manca ancora la firma sul contratto, Douglas Luiz (nome indicato proprio da Thiago) sarebbe il perno della mediana, con Koopmeiners e Rabiot ai suoi lati; Greenwood agirebbe invece come esterno nel tridente al posto di Chiesa, destinato a partire per una cifra vicina ai 25 milioni di euro senza rinnovo (oggi complicatissimo). Con Douglas (26 anni) e Greenwood (22) la Juve continuerebbe a tenere un’età media della rosa piuttosto bassa e i due calciatori hanno già espresso un gradimento nei confronti della piazza bianconera. Anche come stipendi ci siamo: entrambi resterebbero, anche se di poco, al di sotto dei 4-5 milioni l’anno, limite di sostenibilità che alla Continassa viene considerato accettabile per tenere sotto controllo il monte ingaggi. 

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