TORINO - La telenovela Chiesa non è di immediata risoluzione. Servirà ancora del tempo, e non ce ne è più molto, per trovare una strada condivisa senza strappi o tensioni, considerando che i rapporti tra l’entourage dell’attaccante e Giuntoli restano buoni e il desiderio è quello di cercare una sistemazione soddisfacente per il Nazionale. Anche in virtù del feeling lavorativo tra Ramadani e il direttore dell’area tecnica bianconera, noto dai tempi del Napoli, da più parti viene esclusa la volontà di partire a zero. Non a caso, proprio nelle prossime ore il procuratore del calciatore sarà di nuovo in Italia per un confronto con la Juve dopo il blitz in Inghilterra, che al momento non ha scatenato vere e proprie offerte per l’ex Viola.
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Juve, per Chiesa il prezzo è scontato
In sintesi: gli interessi di Tottenham e Chelsea sono rimasti tali, aspettando magari condizioni vantaggiose e richieste più basse. Certo è che il passare del tempo ha per alcuni aspetti favorito l’attaccante in scadenza nel 2025, meno la Juventus, ora quasi con le spalle al muro e costretta a ragionare su un prezzo più basso rispetto ai 20 milioni di euro chiesti tempo fa. C’è stato un momento in cui la Roma e Chiesa si sono parlati e sembravano anche molto vicini. In quella fase il classe ’97 ha manifestato a De Rossi l’intenzione di aspettare, di vedere se si muovesse qualcosa in Premier. La Roma ha preso atto, ha chiuso Soulé e innescato un braccio di ferro con la Juve che alla fine ha portato l’argentino in giallorosso.
Per Chiesa una nuova formula
Adesso siamo quindi arrivati al momento in cui va scelta una strada per facilitare la cessione di Chiesa che, forte dal suo contratto in scadenza, non è sceso dalla richiesta di un contratto da 6 milioni di euro all’anno. Nei ragionamenti tra le parti, restano così validi i discorsi su un possibile scambio, ma scatterà anche l’idea di effettuare una cessione con lo sconto, sui 15-18 milioni, con un’alta percentuale sulla rivendita in favore della Juve. Questa formula permetterebbe infatti ai bianconeri di guadagnare una cifra più adeguata alle attese in caso di nuovo exploit del Nazionale.