Sono trascorsi tre mesi esatti dalla notte in cui, forse inebriato dal successo in Coppa Italia, Federico Chiesa prometteva amore alla sua Signora. «Stiamo parlando del rinnovo e la mia volontà è chiara: io vorrei restare e vincere altri trofei qui» disse dopo aver battuto l’Atalanta. Era il 15 maggio, Fede sedeva nella sala stampa dell’Olimpico per rispondere alle domande dei giornalisti mentre, a pochi passi da lui, si consumava il divorzio burrascoso tra il club e Allegri.
Chiesa separato in casa con la Juve
Novanta giorni dopo quella notte, Fede è ufficialmente un separato in casa; tanto che nell’ultima settimana non si è neppure allenato con il resto del gruppo. La Juventus non vuole sentir parlare di “fuori rosa”, anche perché l’etichetta aprirebbe questioni legali che un po’ tutti alla Continassa vorrebbero evitare per cominciare finalmente una stagione in serenità. Parliamo allora di “fuori dal progetto”, perché di questo sostanzialmente si tratta. Thiago è stato chiaro fin dal primo giorno, anche con una personalità non scontata visto che la sua carriera da allenatore di alto livello è appena all’inizio. Eppure, come un comandante con tante medaglie sulla giacca, l’ex Bologna ha fatto subito i nomi dei calciatori ritenuti non funzionali alle proprie idee. La sinergia con Giuntoli è fiorita proprio nel momento in cui questa esigenza tattica ha incontrato l’opportunità economica di una società che vuole abbattere il monte ingaggi; calciatori come Szczesny e Chiesa, per citarne due, fino a ieri costavano insieme 25 milioni lordi di stipendio in un anno. Piccolo passo indietro: già prima dell’arrivo di Motta, Chiesa stava trovando problemi a rinnovare un contratto che scade a giugno 2025; il calciatore chiedeva più di 6 milioni netti, la società puntava viceversa a ridurre lo stipendio sotto i 5. Distanze abissali, mai colmate nonostante l’ottimismo del ragazzo. E dopo un flirt con la Roma anche le voci di mercato in uscita si sono placate.
Il ritorno dal matrimonio
A metà luglio Chiesa ha terminato le ferie post Nazionale mentre Thiago prendeva possesso della Continassa, poi Fede il 20 ha sposato la compagna Lucia e ha raggiunto la squadra per la prima volta il 23. Per un certo periodo l’esterno si è allenato in gruppo pur essendo escluso dalle amichevoli, l’avvicinamento alla sfida con il Como di lunedì ha portato però Motta a fare scelte ancora più nette: chi non fa parte dei piani (come l’ex viola anche McKennie, Rugani, Djaló, De Sciglio, Arthur, Kostic e Nicolussi) non prende parte neppure alle sedute collettive.