Juve su Silva, Mendes è già al lavoro: la trattativa e le alternative

Il centrale portoghese è la prima scelta. Attenzione a Tomori scontento al Milan: ma i rossoneri dopo Kalulu vorranno evitare altri favori ai rivali
Juve su Silva, Mendes è già al lavoro: la trattativa e le alternative© Getty Images
Andrea Losapio
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Jorge Mendes come alleato. Perché la Juventus è alla ricerca di un difensore di livello europeo dopo gli infortuni di Gleison Bremer e Juan Cabal, ma la missione è tutt'altro che semplice. Così il superagente portoghese, dopo avere portato a Torino Francisco Conceiçao in prestito oneroso (secco ma con una clausola già definita) sta cercando di trovare la chiave per sbloccare l'affare Antonio Silva, centrale del Benfica. Ventun anni, forte fisicamente, già da due stagioni nel giro della nazionale, è finito inaspettatamente in panchina. All'inizio dell'annata era uno degli intoccabili per il tecnico Roger Schimdt, poi esonerato in seguito al pareggio contro la Moreirense di fine agosto. Un settembre da titolare, con tre partite, poi il nuovo allenatore Bruno Lage ha incominciato a preferirgli sistematicamente il vecchio volpone Nicolas Otamendi oltre a Tomas Araujo. Così Silva ha giocato solamente contro l'AVS (da capitano) nelle ultime otto fra Champions e Liga Portugal. Tre presenze nelle coppe domestiche non bastano per far sì che non ci sia un'insoddisfazione di fondo. Ovviamente la Juventus sarebbe meta più che gradita. Restano da capire quali possano essere le condizioni per soddisfare il Benfica, ma non è da escludere un'operazione alla Alcaraz: prestito (parecchio) oneroso intorno ai 5 milioni, diritto di riscatto sui 30, con la possibilità di valutarlo per sei mesi in cui avrebbe impegni di ogni tipo: Champions, Coppa Italia, Serie A e forse anche Mondiale per Club, qualora si trovasse un accordo anche per i successivi quindici giorni di luglio.


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Hancko, Tomori e Kiwior: le alternative

E gli altri nomi? Per David Hancko c'è il nodo Feyenoord: dopo avere rifiutato 30 milioni di euro nella scorsa estate dall'Atletico Madrid, c'è la sensazione che possa andare via in estate per una cifra vicina ai 35, con la Juve che può giocare la carta Facundo Gonzalez, attualmente proprio in Olanda e con un diritto di riscatto fissato a 6 milioni. Non ci sono accordi con il giocatore, ma è chiaro che lo stipendio non sarebbe eventualmente un fattore, così come vedrebbe di buon occhio un ritorno in Italia dopo le stagioni sfortunate alla Fiorentina. Da valutare la situazione di Fikayo Tomori, che ora non gioca al Milan e vorrebbe più minutaggio: dopo Kalulu è difficile che ci possa essere un altro favore dei rossoneri a una diretta concorrente per il quarto posto. Jakub Kiwior dell'Arsenal non piace al corpo tecnico juventino (e costa 25 milioni), mentre è da monitorare la situazione di Benoit Badiashile, con il Chelsea che deve vendere 11 giocatori a gennaio.

Juve, il mercato in uscita

Così la priorità della Juventus è quella di prendere qualcuno che possa prendere il posto di Bremer, poi capire qual è la situazione di Milik e se è il caso di aggiungere un attaccante, magari in prestito con diritto di riscatto: Lucca e Raspadori piacciono, Zirkzee è un sogno come Kolo Muani, altri sono stati proposti come Beto, Fullkrug e Malen. Infine un difensore negli ultimi giorni di mercato quando ci potrebbero essere occasioni a poco prezzo. Ovviamente al netto di cessioni importanti come quelle di Fagioli - sul mercato in caso arrivasse un'offerta irrinunciabile - oppure di Douglas Luiz, che ha voglia di rimanere e non è intenzionato a chiedere la cessione, ma che per ora ha deluso. Chi potrebbe invece salutare per propria decisione è Danilo, che vuole giocare di più per non perdere la Seleçao. Mbangula invece piace al Lens e a diversi club in Germania: sarebbe una plusvalenza secca e per questo valutabile in ottica reinvestimento già da gennaio.


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Jorge Mendes come alleato. Perché la Juventus è alla ricerca di un difensore di livello europeo dopo gli infortuni di Gleison Bremer e Juan Cabal, ma la missione è tutt'altro che semplice. Così il superagente portoghese, dopo avere portato a Torino Francisco Conceiçao in prestito oneroso (secco ma con una clausola già definita) sta cercando di trovare la chiave per sbloccare l'affare Antonio Silva, centrale del Benfica. Ventun anni, forte fisicamente, già da due stagioni nel giro della nazionale, è finito inaspettatamente in panchina. All'inizio dell'annata era uno degli intoccabili per il tecnico Roger Schimdt, poi esonerato in seguito al pareggio contro la Moreirense di fine agosto. Un settembre da titolare, con tre partite, poi il nuovo allenatore Bruno Lage ha incominciato a preferirgli sistematicamente il vecchio volpone Nicolas Otamendi oltre a Tomas Araujo. Così Silva ha giocato solamente contro l'AVS (da capitano) nelle ultime otto fra Champions e Liga Portugal. Tre presenze nelle coppe domestiche non bastano per far sì che non ci sia un'insoddisfazione di fondo. Ovviamente la Juventus sarebbe meta più che gradita. Restano da capire quali possano essere le condizioni per soddisfare il Benfica, ma non è da escludere un'operazione alla Alcaraz: prestito (parecchio) oneroso intorno ai 5 milioni, diritto di riscatto sui 30, con la possibilità di valutarlo per sei mesi in cui avrebbe impegni di ogni tipo: Champions, Coppa Italia, Serie A e forse anche Mondiale per Club, qualora si trovasse un accordo anche per i successivi quindici giorni di luglio.


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