Il secondo giorno di mercato è forse presto per scoprirsi, ma già dal terzo non si sa. Perché il Manchester United non vuole cedere Joshua Zirkzee in prestito con diritto di riscatto, unica opportunità che la Juventus contempla per regalare il jolly d’attacco al suo mentore Thiago Motta. C'è da registrare una novità: dai bianconeri la risposta è decisamente cambiata rispetto a quella che chiunque avrebbe ricevuto non più tardi di un mese e mezzo fa. L'impossibile si è tramutato in un vediamo che lascia spazio a molte considerazioni.
Manchester United e Zirkzee ai ferri corti
Se non ci fosse la possibilità - e quindi la fiducia - sarebbe meglio giocare alle tre carte, rimaneggiare il mazzo e sperare in tempi migliori. Invece è un'apertura vera e propria, perché probabilmente dopo quanto successo lo scorso weekend c'è chi ne ha le tasche piene. Non solo Amorim, che ha cercato di spegnere il fuoco che lui stesso aveva fatto divampare con la sostituzione al minuto trentatré, fra uno Zirkzee beccato dal pubblico e Mainoo, professione centrocampista, quando era sotto di due gol. Probabilmente anche l'olandese ha capito che il rischio è quello di finire in un vortice (fortemente) negativo, tra voci per un nuovo attaccante e la già difficile concorrenza di Hojlund. La cosa più complicata, però, è cantare e portare la croce a Old Trafford. La via non può essere così dolorosa, purché Manchester non sia Gerusalemme, ma le stazioni di sofferenza sembrano aggiungersi ogni volta.