Vice Immobile, ora la Lazio deve scegliere

Sanabria e Bonazzoli le uniche soluzioni al vaglio, ma serve sempre una cessione per chiudere un acquisto
Vice Immobile, ora la Lazio deve scegliere
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Tre settimane senza Ciro, irrefrenabile, ostinato. È già intenzionato ad accorciare i tempi, ma ogni accelerazione è stata pagata caramente negli ultimi mesi. Di tutto ha bisogno la Lazio tranne che di rischi. L’esito degli esami strumentali di Immobile era atteso per decidere cosa fare. Cambia poco, un vice Immobile serviva e serve. I papabili restano Sanabria e Bonazzoli. Il terzo nome del mercato di gennaio è Luca Pellegrini, terzino sinistro. Ne può arrivare solo uno se si chiuderà solo una cessione. Ne possono arrivare due se Lotito deciderà di mettere i 4-5 milioni che occorrono per sbloccare l’indice di liquidità o se il Maiorca cederà Muriqi nelle prossime settimane. In questo caso dovrà riconoscere il 45% dell’incasso alla Lazio, è scritto nei contratti firmati in estate. La situazione è intricata. Le intenzioni di intervenire ci sono, le ha confermate anche Lotito. Ma ci sono tanti ostacoli da abbattere, economici e strategici.

Gli attaccanti

Sanabria è bloccato dal Torino, non ha ancora preso Shomurodov dalla Roma, manca l’accordo sul prestito. I granata non vogliono l’obbligo. L’attaccante paraguaiano e la Lazio si sfiorano da anni, più volte è stato vicino all’arrivo in biancoceleste e non è mai uscito dai radar del diesse Tare. Non è un bomber di razza, piace per caratteristiche. Di Bonazzoli s’era parlato ad inizio anno nell’ambito di uno scambio con Fares. L’operazione non si è chiusa. Era sul mercato, non aveva convinto dopo l’acquisto estivo. Ma è stato pagato 5 milioni e la società di Iervolino vorrebbe monetizzare dalla sua cessione, non lo cede in prestito secco o con diritto di riscatto. A Salerno si sono vissuti giorni di confusione. E’ tornato Nicola dopo l’esonero successivo al ko con l’Atalanta. L’arrivo di Semplici avrebbe potuto favorire la Lazio e la cessione di Fares alla società campana. Semplici e il terzino algerino hanno lavorato insieme alla Spal, è stato lui a valorizzarlo. I manager di Fares lavorano sulla pista Sion, provano a chiudere la cessione all’estero.

Pellegrini

E’ in fremente attesa Luca Pellegrini, si è promesso da settimane. L’Eintracht ha dato il via libera alla partenza ma vuole concretizzarla in tempi brevi, deve scegliere un sostituto. La Juve, proprietaria del cartellino, è disposta a cedere Pellegrini solo definitivamente. Ci sarebbe da ragionare sul prezzo. I bianconeri in estate avevano ceduto Pellegrini alla società tedesca nell’ambito dell’affare Kostic. Riconoscono metà stipendio al terzino, lo faranno fino a giugno. E’ un dettaglio che interessava molto a Lotito, sperava di chiudere l’arrivo del giocatore in prestito con la stessa garanzia economica. Serve una scelta, non ancora ufficializzata. Puntare sul vice Immobile e chiudere la pista Pellegrini o continuare a lavorare su quest’ultimo? Lotito, dopo il comunicato di lunedì e il contatto telefonico con Sarri, non s’è fatto vedere a Formello, a meno che non sia piombato ieri sera. La squadra ha cenato nel centro sportivo. Dopo gli ultimi accadimenti serve un nuovo patto di stabilità tra Lotito, Tare e Sarri sempre che si riesca a siglare. In ogni caso occorre una decisione di mercato. Tutti e tre si vedranno stasera all’Olimpico, dopo il Bologna ci sarà un vertice. Il rush finale s’avvicina e le necessità di campo incombono. Molto è nelle mani del presidente. La cessione di Fares, dopo un anno di inattività, è una missione quasi impossibile. Solo Lotito può aprire il mercato della Lazio, ha escluso la possibilità di versare altri soldi personali (dopo i 5,9 milioni degli anni scorsi), potrebbe essere costretto a farlo. 


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