Sarri blocca Sow ma poi apre dopo il colloquio con Lotito: cos'è successo

Il veto dell’allenatore all’acquisto dello svizzero annullato dopo un chiarimento con il presidente. In serata telefonata tra Mau e il giocatore
Sarri blocca Sow ma poi apre dopo il colloquio con Lotito: cos'è successo© EPA
Daniele Rindone
6 min
AURONZO - Clamoroso stop a Djibril Sow, imposto da Sarri. Questo ieri pomeriggio. Clamorosa riapertura per Sow, questo in serata. E’ successo dopo una telefonata tra Lotito e il tecnico. L’operazione può chiudersi di nuovo a patto che il giocatore dica sì, le voci che volevano Sarri contrario al suo arrivo sono arrivate fino a lui. Sempre ieri sera era in programma un contatto tra Mau e Sow per chiarire la vicenda. Sarri aveva bloccato l’arrivo non ritenendo lo svizzero una prima scelta per la sostituzione di Milinkovic. Lotito gli ha indorato la pillola chiarendo che è un giocatore in più da aggiungere al centrocampo, facendo intendere che potrebbe arrivare un vero sostituto di Sergej. Sarri, sentendo questa versione, avrebbe dato il via all’acquisto. La verità si conoscerà oggi.  

Le richieste di Sarri sul mercato

Sarri sta dicendo no ai nomi alternativi nei ruoli principali perché continua a chiedere Zielinski, Ricci, Berardi e Pellegrini. Sono le idee del suo mercato. Lotito invece continua a trattare profili meno costosi o con ingaggi inferiori, sono i nomi del suo mercato. Tra tecnico e presidente siamo al vertice della tensione e dell’incomprensione per quanto si provi a far passare una realtà diversa. Mau era convinto che sarebbe stato al centro delle scelte, spesso viene informato a cose fatte o quasi fatte. Lo stop a Sow era stato clamoroso perché l’acquisto era ad un passo, le società erano pronte a scambiarsi i documenti per chiudere l’operazione a circa 12 milioni, si stavano programmando le visite mediche. Il no di Sarri aveva bloccato tutto favorendo l’inserimento del Siviglia, pronto a soffiare il centrocampista a Lotito. Sow, venuto a conoscenza dei dubbi del tecnico, aveva detto ai suoi manager di preferire la destinazione spagnola.  

Gli scenari di mercato

Sarri aveva chiuso la stagione parlando chiaramente: «Servono giocatori forti». Non ha mai smesso di pensarlo. La Lazio del secondo posto, della Champions, la immaginava rinforzata con uomini di comprovato valore, di esperienza, possibilmente già inseriti nel campionato italiano. I suoi obiettivi erano conosciuti. Zielinski al posto di Milinkovic. Inizialmente Torreira regista, poi Ricci. Berardi attaccante esterno. La conferma di Luca Pellegrini. Lotito s’è tirato indietro dopo aver sondato tutte queste piste per i costi alti o per idee diverse. Nell’anno dell’incasso Champions (almeno 50 milioni) e dei ricavi prodotti dalla cessione di Milinkovic (40 milioni totali, 20 già incassati, 20 da incassare a luglio 2024) tutti credevano che la Lazio avrebbe condotto e chiuso un mercato mai visto. E invece no. Lotito non ha intenzione di fare follie né può farle. I soldi della Champions non li incasserà subito e deve sempre fare i conti con l’indice di liquidità bloccato per via di pagamenti del passato ancora da completare. Ecco perché, con l’aiuto del direttore Fabiani, sta cercando di individuare profili talentuosi, prendibili a metà prezzo rispetto a giocatori come Zielinski o Berardi. «I giocatori li scelgo io», ripete. E’ anche un modo per condurre un mercato a prezzi contenuti.  

Il piano di Lotito e tutti i nomi

Lotito, attraverso vibranti veline, per il ruolo di Sergej annuncia di avere colpi in canna che lasceranno di stucco. Finora ha solo fallito o mollato gli obiettivi: non solo Zielinski e Berardi, anche Kamada e Ricci. Gli obiettivi raggiungibili (conosciuti) sono Zakharyan della Dinamo Mosca e Samardzic dell’Udinese. Ma nessuno dei due è considerabile come un “colpo in canna” né convince Sarri per sostituire Milinkovic. Zakharyan piace, ma ha 20 anni, viene dal calcio russo, non ha esperienza internazionale, ci vorrebbe tempo per inserirlo. Sarri lo vedrebbe bene sempre in aggiunta alla batteria di centrocampisti, vendendo Basic. Così come la pensava per Sow. Mau aveva detto sì a Kamada, ma i costi dell’ingaggio (5 milioni) e il costo delle commissioni hanno spinto Lotito a mollare la presa sul giapponese, sarebbe arrivato svincolato. Tocca al presidente stupire tutti, Sarri compreso. Tutti sperano che abbia davvero un colpo in canna e che lo spari il prima possibile. Oggi terminerà il ritiro di Auronzo, il tecnico ha accolto solo Taty Castellanos, il vice Ciro. Aveva indicato Sanabria per il ruolo, Lotito gli ha proposto l’argentino. Sarri ha detto sì ritenendolo il migliore tra i profili che gli erano stati indicati. C’era anche Amdouni del Basilea. Il presidente della società svizzera era stato a Villa San Sebastiano per trattare con Lotito. Negli stessi giorni c’era il manager di Castellanos nascosto in un albergo di Roma. Il primo mercato condotto da Lotito è il mercato del caos.  

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