Felipe Anderson alla Juve, addio alla Lazio: tutte le cifre dell'operazione

Accordo non ancora chiuso ma il margine di ripensamento dell'attaccante è solo teorico. Lotito esclude rilanci e non alza l'offerta. Se non arriverà il rilancio laziale firmerà per i bianconeri
Felipe Anderson© LAPRESSE

Le attese, le frasi di circostanza e il non detto, svelato da Sarri dopo la partita con il Lecce, illuminano i titoli di coda di una storia scoperta a fine dicembre. Felipe Anderson se ne andrà a parametro zero e senza rinnovare il contratto, come sa benissimo la Lazio senza aver ancora ricevuto una comunicazione ufficiale, a fine stagione. I margini di ripensamento sono teorici: l’attaccante brasiliano si è preso un altro po’ di tempo e di riflessione in attesa di capire se per caso Lotito deciderà di alzare e ritoccare l’offerta di rinnovo (3,5 milioni compresi bonus sino al 2027) ma si tratta di un’ipotesi non contemplata a Formello e forse è solo il modo per rendere meno traumatico il divorzio. Secondo le nostre indiscrezioni, Felipe ha già raggiunto un accordo con la Juve. Due viaggi a Torino di Juliana Gomes, la sorella agente, tra novembre e dicembre, avrebbero permesso di gettare le basi di un’intesa non ancora formalizzata. La Juve conferma l’interesse per il brasiliano, appetibile a parametro zero, ma non la chiusura dell’operazione: è un profilo che potrebbe interessare a giugno nel caso in cui fosse libero. Giuntoli lo stima dai tempi in cui Sarri (guarda caso) allenava il Napoli e completerebbe il reparto offensivo di cui fanno già parte due esterni come Yildiz e Chiesa. Nella prossima stagione da Champions, Allegri si ritroverebbe un fantasista in più da utilizzare come seconda punta nel 3-5-2 o da esterno nel 4-3-3. La proposta dei bianconeri sarebbe da 4 milioni di euro all’anno sino al 2028. Quattro anni di contratto.


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La linea della Lazio su Felipe Anderson 

Tutto corrisponde in attesa della parola fine sulla vicenda. La Lazio, dal suo punto di vista, ritiene di aver presentato l’offerta massima, benché articolata su una parte consistente di bonus, per un giocatore di 31 anni, scoperto nel 2013 dal Santos e ripreso dal West Ham tre anni fa, utilizzato per oltre 300 partite. Lotito e Fabiani immaginano un ciclo nuovo e una squadra più giovane. Punteranno su Zaccagni e Isaksen, aggiungendo altri esterni d’attacco su cui investire se Felipe, come appare probabile, deciderà di andarsene, portandosi dietro il suo talento ma anche le innegabili pause di rendimento che ne hanno condizionato sempre la carriera. La strada è tracciata e anche Sarri l’ha commentata con saggezza. «Felipe lo terrei solo se vuole rimanere, non si trattiene alcun giocatore che preferisce andarsene. E resta un problema italiano, penso. In ogni Paese i giocatori vanno normalmente a scadenza». E’ la stessa linea espressa dalla Lazio da fine dicembre, quando è apparso chiaro che il brasiliano non accettasse la proposta di rinnovo: nessuna cessione a gennaio e la conferma a scadenza sino alla fine della stagione. Non erano attendibili le presunte offerte dall’Arabia Saudita o forse servivano solo per innescare un gioco al rialzo. Manca la prova provata, ma Felipe andrà alla Juve a giugno, non ci sono tanti altri discorsi da fare. Oggi Lotito lo venderebbe solo per un assegno teorico da 25 milioni, ma capite bene che si tratta di una boutade o di una provocazione. Nessuno, anche con molti milioni in meno, si presenterà a bussare a Formello per un giocatore svincolato. Di sicuro, considerando il rapporto d’affetto che lo lega alla Lazio, Felipe sino alla fine onorerà l’impegno, come ha fatto anche con il Lecce. Riyad e la semifinale con l’Inter gli offriranno subito la possibilità di fare male a Simone Inzaghi, il suo carissimo nemico.


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Le attese, le frasi di circostanza e il non detto, svelato da Sarri dopo la partita con il Lecce, illuminano i titoli di coda di una storia scoperta a fine dicembre. Felipe Anderson se ne andrà a parametro zero e senza rinnovare il contratto, come sa benissimo la Lazio senza aver ancora ricevuto una comunicazione ufficiale, a fine stagione. I margini di ripensamento sono teorici: l’attaccante brasiliano si è preso un altro po’ di tempo e di riflessione in attesa di capire se per caso Lotito deciderà di alzare e ritoccare l’offerta di rinnovo (3,5 milioni compresi bonus sino al 2027) ma si tratta di un’ipotesi non contemplata a Formello e forse è solo il modo per rendere meno traumatico il divorzio. Secondo le nostre indiscrezioni, Felipe ha già raggiunto un accordo con la Juve. Due viaggi a Torino di Juliana Gomes, la sorella agente, tra novembre e dicembre, avrebbero permesso di gettare le basi di un’intesa non ancora formalizzata. La Juve conferma l’interesse per il brasiliano, appetibile a parametro zero, ma non la chiusura dell’operazione: è un profilo che potrebbe interessare a giugno nel caso in cui fosse libero. Giuntoli lo stima dai tempi in cui Sarri (guarda caso) allenava il Napoli e completerebbe il reparto offensivo di cui fanno già parte due esterni come Yildiz e Chiesa. Nella prossima stagione da Champions, Allegri si ritroverebbe un fantasista in più da utilizzare come seconda punta nel 3-5-2 o da esterno nel 4-3-3. La proposta dei bianconeri sarebbe da 4 milioni di euro all’anno sino al 2028. Quattro anni di contratto.


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