ROMA - Si chiama Gigot e nessuno lo conosce. Qualche tifoso della Lazio, giocando sul nome e sulle caratteristiche di difensore energico, si è augurato possa essere il nuovo Robot d’acciaio, come nei cartoni animati degli anni Ottanta. Una larga maggioranza si è dissociata e come minimo ha manifestato qualche perplessità. Lotito e Fabiani hanno ceduto Casale al Bologna puntando su Samuel Gigot, 31 anni da compiere a ottobre, francese di Avignone, in scadenza 2025 e fuori-rosa all’Olympique Marsiglia. De Zerbi si è liberato di un esubero e si gode l’impatto pieno di gol e di colpi garantito da Greenwood, il sogno di mezza estate dei laziali. Doveva arrivare un talento “dieci volte più forte dell’inglese” (Lotito dixit) e invece siamo alle solite o forse peggio. Per trequartista e/o regista restano poche ore di attesa (o di agonia?) di cui proviamo a parlare nell’altra pagina. Per adesso a Formello hanno cambiato un difensore centrale con un altro, invecchiando la rosa che doveva essere solo ringiovanita. E’ dura sostenere che Baroni ci abbia guadagnato o almeno lo stabilirà il campo. Al momento si possono sottolineare tre aspetti: sino a pochi giorni fa non era preventivato un ritocco in difesa, Sartori e il Bologna di Italiano hanno puntato su Casale per la Champions, la Lazio ha aggiunto temperamento e (si spera) esperienza sostituendo con un mestierante un giocatore che da diversi mesi era finito nel tunnel e forse doveva cambiare aria per ritrovarsi.
Lazio, virata su Gigot
Le decisioni di pancia a volte non aiutano, come ha dimostrato l’ingaggio di Tudor successivo alle dimissioni di Sarri, mai respinte da Lotito, deciso (o costretto) a tagliare drasticamente i costi di gestione e il monte stipendi. Casale, nel primo anno di Mau, formava una coppia splendida con Romagnoli, Spalletti nel settembre scorso lo convocò in Nazionale e la Lazio (con gli stessi giocatori di questo inizio stagione) ha sfoggiato per due campionati di fila una tra le difese meno battute in Serie A. Forse qualcosa, non solo in termini di equilibri tattici e di centrocampo, dovrà spiegare Baroni: secondo alcune indiscrezioni raccolte a giugno, puntava forte su Casale, era convinto di rilanciarlo e che avrebbe giocato un grande campionato. Gli ha consegnato subito un posto da titolare, preferendolo a Patric (Gila è indisponibile). Le incertezze con Venezia e Udinese sono state fatali a Casale, che già nella passata stagione si era perso. Sarebbe servita un po’ di pazienza, la mediana senza filtro fa spavento, ma la società ha deciso di venderlo e può darsi abbiano avuto un peso le necessità finanziarie in assenza di altre cessioni pesanti (tipo Mandas a 20 milioni). La Lazio ha provato a sfruttare l’alleanza con Setti tentando per Diego Coppola, centrale di 20 anni, già nel giro azzurro di Nunziata. Niente da fare. Ieri poco dopo l’ora di pranzo scambio di documenti con Marsiglia.
Lazio, Gigot in e Casale out: le cifre
Così è stato sacrificato Casale nella speranza di pareggiare o migliorare il ruolo con Gigot aggiustando i conti. Non ci sono altre spiegazioni. L’ex Verona va al Bologna in prestito oneroso (1,5 milioni) con obbligo condizionato per ulteriori 6,5 in caso di piazzamento europeo. Totale 8. Nell’estate 2022 Lotito lo aveva preso per 6,5 più 1 di bonus legato alla qualificazione Champions. Ora recupera l’investimento senza contare l’ammortamento delle prime due stagioni. Gigot era in scadenza 2025: arriva in prestito con obbligo di riscatto se la Lazio dovesse piazzarsi tra le prime dieci in campionato. A Formello considerano scontato restare nella parte sinistra della classifica, qualche dubbio può essere legittimo. Costo di 3 milioni rinviato alla prossima estate. Il francese era tentato dall’Arabia Saudita: dopo una notte di riflessioni, ieri ha detto sì ed è sbarcato a mezzanotte a Roma. Oggi, dopo le visite mediche, firmerà un contratto di 3 anni. Viene descritto come un combattente, abile nel gioco aereo. All’OM, due anni fa, è stato allenato da Tudor e ha giocato con Guendouzi. Alla Lazio dovrà scavalcare la concorrenza di Gila e Patric per fare coppia con Romagnoli.