Lazio, Rovella è blindato: c’è una super clausola

Il riscatto di giugno dalla Juve comprende un’opzione che vale come un’assicurazione sul futuro del regista
Daniele Rindone
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 Clausola antiscippo: 50 milioni. Per non lasciarsi più. E’ a prova d’amore e d’assalto il contratto che Rovella ha firmato con la Lazio, un quinquennale. L’acquisto definitivo dalla Juve sarà chiuso a giugno, due anni dopo il suo arrivo, per effetto del prestito biennale che si esaurirà nel 2025. Il riscatto costerà 17 milioni. Nell’accordo è già compresa la postilla d’oro che fissa il prezzo del regista. Per la Lazio è un’assicurazione sul futuro e al tempo stesso un titolo di credito che vale una fortuna, una cascata di danaro nel caso in cui qualcuno sia disposto a fare una follia per averlo. Ma non è solo questione di denari.  

La favola di Rovella alla Lazio

Fortissimamente Rovella nel futuro della Lazio. Si misura a peso d’oro il suo contributo dopo l’exploit con Baroni e la promozione nell’Italia. I record in campionato fatti di contrasti, recuperi e corsa da maratoneta. Le esibizioni in azzurro legittimate da Spalletti dopo l’esordio: «Bravissimo». Tutto è diventato magico per Nicolò, a 22 anni ha saputo farsi trovare pronto agli appuntamenti col destino. Un trascinatore così giovane, dalla personalità scolpita. Peso calcistico e peso emotivo si fondono nel suo nuovo identikit. Regista a tre, mediano a due. Una perfetta rotella da ingranaggio multiplo, ancora perfezionabile: «E’ l’aspetto fisico da migliorare, già ci sto lavorando tanto a Roma, ho fatto dei lavori a parte soprattutto quando mi sono dovuto fermare per la pubalgia, fisicamente ero ancora un po’ indietro. Ci sono tante cose da migliorare, sento di poterlo fare. I miei pregi? L’aspetto caratteriale, mi ritengo un giocatore di personalità. Il mio idolo è Modric, mi è sempre piaciuto. In Nazionale invece mi è sempre piaciuto Marchisio», sono alcune delle parole che Rovella ha confessato durante l’esperienza vissuta con l’Italia.  

La crescita con Baroni: Rovella al top

Baroni gli ha dato quella libertà cui molti giocatori fanno riferimento nelle interviste, è cambiata la funzionalità di ognuno all’interno della squadra. Rovella, sentendosi più libero, s’è sentito sciolto, slegato da compiti e schemi fissi, pronto ad assumersi più responsabilità, slanciato. Lavora per diventare il miglior regista italiano: «Saper far tutto è importante nel calcio moderno», parla sempre con cognizione di causa. Ha promesso amore eterno alla Lazio: «Laziale a vita». Non c’è modo migliore per definire il legame nato con la società e i tifosi. La bellezza di quelle parole si nota in campo quando Rovella attacca e difende, lo fa con tutto se stesso. Lo spirito dei tifosi, lo spirito di squadra, è lo spirito di Nicolò, uno spirito identitario. Tecnica, ma anche pensiero. Gioco, ma anche cuore. Rovella è incline alla lotta, l’ha fatto vedere anche in Nazionale. Se lo tiene stretto Baroni ora che l’ha ritrovato a Formello e gli ha ridato le chiavi della Lazio. 

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