L ’ultima indiscrezione porta verso Jacopo Fazzini, gioiellino dell’Empoli accostato alla Fiorentina, un altro under 21 azzurro che Sarri aveva messo nel mirino oltre un anno fa. Corsi lo valuta 14-15 milioni di euro. Condizioni non semplicissime. Lotito ha portato avanti un sondaggio. Non è l’unico club in corsa. Baroni freme, aspettando un centrocampista. La Lazio non potrà andare avanti così a lungo. Per Vecino si prevede uno stop di dieci settimane, non rientrerà prima della metà di marzo. Cataldi è stato ceduto alla Fiorentina, diretta concorrente per la Champions, senza essere rimpiazzato alla fine di agosto. Castrovilli fatica a trovare spazio e avrebbe bisogno di rodaggio. Caso delicatissimo. Lotito e Fabiani hanno puntato e scommesso sull’ex viola, Baroni non è convinto e non lo fa giocare. Mica semplice ricollocarlo sul mercato, ma sarebbe l’unico modo per liberare uno slot tra gli over 22 e superare i limiti di tesseramento imposti dal regolamento. Altrimenti la Lazio potrà muoversi soltanto a caccia di giovani nati dal 2003 in poi.
La difficoltà
Fazzini rientrerebbe nella categoria, come Cesare Casadei, ex Inter, in uscita dal Chelsea o Atangana, mediano del Reims. Si guarda in Italia e all’estero. Da Formello confermano gli apprezzamenti, non le trattative. Il nome autentico non è stato ancora scoperto. Era vero l’interesse per Reda Belayhane, playmaker franco-marocchino del Verona. Setti spara 20 milioni per il cartellino: a quelle cifre, la Lazio non si avvicina neppure per trattare il prestito con obbligo di riscatto. È alta la valutazione del Chelsea per Casadei, entrato nel mirino del Monza. È stato proposto senza successo Alvyn Sanches, classe 2003, centrocampista del Losanna e della Svizzera Under 21: roba dei procuratori, così viene bollata la candidatura a Formello. Si avanza senza una luce chiara o la sensazione di una svolta. Peraltro ci sarebbero le diffidenze di Lotito a intervenire, non solo per la tradizionale allergia di gennaio: il presidente ritiene che Dele-Bashiru e Castrovilli possano garantire il reparto in alternativa a Rovella e Guendouzi. La Lazio così non può virare sul 4-3-3 ed è condannata a giocare con due punte centrali, riducendo di una pedina il centrocampo.