Se il mazziere è Lotito, Fabiani gioca al buio per piazzare lo sprint decisivo e non scoprirsi al tavolo da poker, dove l’asso inseguito dalla Lazio si chiama Cesare Casadei, centrocampista in uscita dal Chelsea. Ora è davvero vicino. L’indice di liquidità bloccato e l’attesa degli ultimi giorni di gennaio per strappare condizioni migliori suggerivano l’epilogo. La trattativa, dopo una lunga fase di preparazione e i primi contatti, due settimane fa con l’offerta presentata a Stamford Bridge, è entrata ieri nel vivo. Siamo alla svolta, quasi ai dettagli: 13 milioni per il cartellino, 25 per cento da riconoscere al club londinese nel caso di una futura cessione. Un acquisto a titolo definitivo con bonus e condizioni facili da raggiungere, il che consentirebbe a Lotito di chiudere l’operazione e al Chelsea di evitare il prestito, formula non più praticabile per la Fifa avendo ceduto sei giocatori a titolo temporaneo per la stagione 2024/25. La Lazio ha ritoccato l’offerta, già ieri sera fremeva in attesa della risposta da Londra. Si attende il via libera, pur sapendo che certe trattative possono andare per le lunghe.
Lazio, Casadei la chiave a centrocampo. Ma ecco le alternative
L’ex Inter, perno dell’Under 21 dell’Italia, è il vero grande del club biancoceleste senza trascurare altri potenziali candidati, più defilati, su cui il diesse si è mosso e ha raccolto informazioni in tempi diversi. Non c’è mai un solo tavolo a cui sedersi. Fabbian (Bologna) e Belahyane (Verona) le principali alternative. Payero dell’Udinese (per età: si tratta di un over 22) e Fazzini dell’Empoli, l’obiettivo nella prima fase del mercato invernale, erano entrati a vario titolo nelle consultazioni di Formello. Va chiarito il ruolo, di cui tanto si discute a Roma. Tolto il play franco-marocchino del Verona, sono tutti offensivi. La Lazio cerca una mezzala da 4-3-3 o un trequartista da 4-2-3-1, ovvero un centrocampista di inserimento, non una riserva di Rovella e Guendouzi. Tra poco rientrerà Vecino, Baroni non vede Dele-Bashiru da numero 10, tanto meno Castrovilli, a rischio taglio. Di mediani la Lazio ne ha tre più il nigeriano da addestrare. Ecco perché, nell’immediato, serve altro per non giocare soltanto con una punta (cioé Dia) a ridosso di Castellanos. Il possibile sacrificio di Tchaouna rientrerebbe in questa prospettiva: Isaksen è il titolare, nel caso in cui venisse ceduto l’ex Salernitana al Bologna (in prestito con o senza riscatto), Pedro tornerebbe stabilmente sulla corsia destra, posizione in cui può giocare lo stesso Noslin. I contatti tra Fabiani e Sartori sono recenti: la Lazio e il Bologna hanno ipotizzato uno scambio di prestiti tra Tchaouna e Fabbian, su cui l’Inter conserva un diritto di riacquisto (per 12 milioni) esercitabile a giugno. Era un pupillo di Thiago Motta, con Italiano ha perso quota. Nelle ultime ore Fabbian è entrato nei pensieri del Parma, ma Tchaouna potrebbe andare lo stesso a Bologna.
Lazio, c'è anche Fabbian: lo scenario
Va sottolineato un aspetto decisivo: Casadei è in prima fila, Fabiani all’Olimpico (dopo il ko con la Fiorentina) ha confermato l’interesse e i contatti con l’entourage, ieri è entrato nella fase conclusiva della trattativa. Fabbian sarebbe l’alternativa. Caratteristiche simili, profili attenzionati a Coverciano e tenuti sotto osservazione in ottica futura dal ct Spalletti. Fabbian, un anno fa, era entrato in lizza per la tournée negli Stati Uniti al pari di Calafiori: alla fine vennero lasciati entrambi all’Under 21 di Nunziata. Casadei, medaglia d’argento con l’Under 20 nel 2023, in Argentina vinse il premio di miglior giocatore del Mondiale di categoria. Per questo motivo e per la statura (un metro e 92) è stato più volte paragonato a Sergej Milinkovic, un nome entrato nella storia recente della Lazio.