Rashford vicino al Milan: cosa manca per chiudere l’affare

Ieri incontro fra il fratello manager del giocatore  e la dirigenza: Marcus ha dato il suo sì a Ibrahimovic: i dettagli
Antonello Gioia 
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La trattativa per il trasferimento di Marcus Rashford al Milan è vera, concreta, in pieno corso di svolgimento. Il fratello-agente Dwaine Maynard è in questi giorni a Milano, ieri ha incontrato i dirigenti del Milan. Un primo assaggio, conoscitivo, preludio ad altro. Sul piatto c'è la possibilità che il 27enne inglese possa cambiare maglia già in questa sessione di mercato, spostandosi verso lidi in cui si senta più a suo agio. La sua città natale, dove gioca la squadra del suo cuore, che è quella di cui difende i colori, è diventata tutto d'un tratto inospitale. 

Rashford conteso, il Milan c'è   

Ma cosa spinge un ragazzo nato a Manchester, tifoso del Manchester United, cresciuto nel Manchester United, affermatosi nel Manchester United, che con il Manchester United ha messo a referto 143 gol e 63 assist in 440 presenze, a cambiare improvvisamente vita? Ci sono una serie di motivazioni più o meno condivisibili. La prima è per il carattere: Rashford non è uno che lì lo metti e lì lo trovi; in patria lo hanno spesso criticato per i suoi atteggiamenti spesso sopra le righe e sotto la soglia dell'impegno, un po' mitigati dalle tante iniziative sociali in cui è impegnato. La seconda è economica: dopo i disastri finanziari delle ultime stagioni, i Red Devils stanno cercando di avvicinarsi alla sostenibilità economica e il contratto di Rashford, firmato dopo i 30 gol del 2022-2023, obbliga il club inglese a sborsare per lui quasi 380mila euro a settimana. La terza è tecnica; con Amorim, il feeling non mai sbocciato: Rashord non vede il campo (anzi, lo vede spesso dalla tribuna) dal 15 dicembre. Il suo cartellino è in questo momento una grossa occasione: lo si potrebbe acquistare a costo molto ridotto rispetto al suo reale valore, senza trovare chissà quale resistenza da parte del Manchester United. E il Milan la sta fiutando, sentendo che l'apprezzamento e il gradimento arriva proprio dallo stesso calciatore. Rashford preferirebbe il rossonero agli altri club europei e non solo che hanno chiesto informazioni; tra questi c'era anche il Borussia Dortmund, defilatosi, però, a causa del parere negativo di Nuri Sahin sul ragazzo e sull'esborso economico importante.  

Milan, i costi dell'affare Rashford  

Il precedente Sancho potrebbe essere utile anche al Milan. L'inglese, dopo anni bui al Manchester United, ha ritrovato la luce in Germania, dove si era trasferito rinunciando a buona parte del suo ingaggio, trascinando il club tedesco in finale di Champions League, prima di far ritorno in Premier League e le valigie verso il Chelsea. Rashford, per trasferirsi al Milan, dovrebbe seguire il suo esempio: ridursi ampiamente lo stipendio di 7 milioni di euro attualmente percepiti per la seconda metà di stagione e sperare che il Manchester United vi contribuisca permettendo al Milan l'inserimento di un diritto di riscatto per la prossima stagione. Anche perché Ibrahimovic è stato chiaro: il Milan non prende giocatori per sei mesi. E a proposito di Ibrahimovic. Con Rashord, ai tempi del Manchester United, lo svedese ha giocato 43 partite e il rapporto tra i due è molto buono; si racconta fosse in stile Leão: Ibra il fratello maggiore, Rashford il minore da far crescere. Ora, Zlatan dovrà avere a che fare con il fratello di sangue di Marcus. Obiettivo: trovare una soluzione. 


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