Napoli, finalmente Kim: il retroscena sui problemi fiscali

Il difensore coreano atteso a Roma per le visite mediche e poi in ritiro a Castel di Sangro. Petagna aggrappato a Berlusconi
Napoli, finalmente Kim: il retroscena sui problemi fiscali© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
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CASTEL DI SANGRO - Ora o mai più. Di corsa, senza sosta, faccia a faccia: l'agente di Kim Min-jae è arrivato a Castel di Sangro. Anzi all'Aqua Montis Resort di Rivisondoli, il quartier generale del Napoli: le parti hanno deciso di incontrarsi per chiudere una trattativa estenuante e dare finalmente il via libera al giocatore, fino a ieri a Lisbona, in Portogallo, con una valigia già chiusa e il passaporto in tasca. Lui è pronto a partire per Roma e dunque a raggiungere la squadra in Abruzzo, ma prima di confermare il volo e brindare a un trasferimento e a una Champions che ha voluto a tutti i costi rinunciando all'ultima curva al Rennes del suo maestro Genesio è necessario definire ogni dettaglio burocratico. E dunque di natura fiscale: proprio come aveva detto De Laurentiis sabato, in apertura di ritiro. Ieri il presidente, il ds Giuntoli e l'agente del giocatore hanno lavorato e poi ancora, una lotta contro il tempo: l'obiettivo comune è che oggi Kim arrivi in Italia, svolga le visite mediche a Villa Stuart e poi si aggreghi già in serata al gruppo. Resta congelata in attesa del placet di Berlusconi la trattativa con il Monza per Petagna, e di conseguenza anche quella con il Verona per il Cholito Simeone. Le lunghe attese del mercato. La lunga estate del Napoli.

Il blitz

E allora, il blitz. Per chiudere, per concludere e mettere la parola fine in calce a una storia che sembrava scritta da giorni: Kim al Napoli e arrivederci e grazie. Il club azzurro ha trovato da un po' l'accordo con il Fenerbahce sulla base dell'importo della clausola rescissoria - 20 milioni - e il gigante coreano ha salutato i compagni ed è volato a Lisbona. La capitale degli affari dell'agenzia che cura i suoi interessi: la quadra è stata trovata sotto il profilo dell'ingaggio, ma certi aspetti di carattere fiscale hanno rappresentato un ostacolo che De Laurentiis stesso ha sintetizzato così: «Quando negozi ci sono certi avvocati e certi procuratori che ti chiedono la luna. Dovrei pagargli le tasse anche in Corea?». Kim, però, è stato scelto per colmare il vuoto lasciato da Koulibaly ancor prima che la sua cessione al Chelsea diventasse realtà, e tra l'altro Spalletti lo ha definito: «Da Napoli e da Champions». Ecco perché ieri l'agente del giocatore è partito da Lisbona e si è fiondato a Rivisondoli: riunione delicatissima e decisiva.    

L'attacco 

Una volta conclusa la storia del difensore, il secondo dopo Ostigard, il Napoli si dedicherà all'attacco: Simeone attende a Verona e scalpita come il collega coreano, ma in questo caso non è una questione fiscale a rallentare il suo acquisto: se il Monza non accetterà le condizioni del Napoli, e dunque un prestito da 5 milioni con obbligo di riscatto da 10 milioni slegato dalla salvezza, Petagna non potrà partire e liberare la casella per il Cholito. Resta affascinante la pista-Raspadori, pupillo del ds Giuntoli: operazione non impossibile ma difficile soprattutto perché il Sassuolo non vuole perdere anche lui dopo Scamacca. Per la porta, i nomi restano gli stessi: i sogni sono Navas del Psg e Kepa del Chelsea - con partecipazione dei club all'ingaggio -, mentre Neto del Barça è l'altra opzione concreta. Più agevole, diciamo.


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