Il Napoli all’assalto per Mavropanos e Lo Celso

La società sulle tracce dei due giocatori, i dirigenti pronti a sferrare l’affondo decisivo
Il Napoli all’assalto per Mavropanos e Lo Celso
Antonio Giordano
3 min

CASTEL DI SANGRO (dall’inviato) - Eppure basta poco - per ora: un difensore centrale e un mediano/mezzala - e forse è proprio per questo che conviene prendersela con comodo, senza dare strappi, restando dentro una velocità che avvicini al 19 agosto. C’è una squadra forte, che il metodo-Spalletti ha reso praticamente invincibile, e guardandola negli highlights del trionfo s’è radicata la convinzione di poter meditare per orientarsi comodamente in ogni angolo del pianeta: piace un greco, e se ne sta parlando; è gradito un argentino (ovvio) e pure stanno chiacchierando, ma prima di accelerare, conviene far gli analisi dei costi, anche quelli delle caratteristiche (ci mancherebbe), e poi agire, però con qualche sicurezza in più. I centimetri di Kostantinos Mavropanos (26 a dicembre) paiono una garanzia, rassicurano, e pure la sua spigliata intraprendenza: e comunque c’è sempre un però che induce il Napoli a starsene accomodato dentro una propria comfort zone, evitando assalti sconsiderati. I ventidue milioni di euro che vorrebbe lo Stoccarda non costituiscono una preoccupazione, certo non sono dettagli, ma intanto si osserva, si allargano gli orizzonti, si studiano al video anche nuovi interpreti, si piomba di nuovo in Premier, per la precisione al West Ham, per capire se Nayef Aguerd (27), un altro colosso di un metro e novanta, possa aderire immediatamente al progetto: il prezzo non è quello giusto, perché trentacinque milioni fanno male all’anima, e dunque si scruta ovunque, si continua anche a riflettere su Lucumi (25) del Bologna, che almeno ha il vantaggio di conoscere il campionato italiano, ci si confronta con gli algoritmi e ci si perde dentro i video, che servono, arricchiscono. Però Mavropanos rimane il profilo di riferimento, almeno sino a questo momento, poi domani si vedrà…

Un argentino, sinonimo di garanzia

In mezzo al campo, per dire, c’è un calcio tutto fosforo e piedi buoni, un concentrato di eleganza e pure di massa muscolare che va integrato con identikit della stessa razza: Giovani Lo Celso (27) porta con sé quel che serve, ci aggiunge pure la seduzione dell’appartenenza ad Paese nel quale Napoli si rivede emotivamente, e comunque deve sperare che il Tottenham si convinca a concederlo in prestito oneroso. Non è mai semplice una trattativa, con Adl è più complicata, e con un presidente-manager che sta ventiquattro ore su ventiquattro in ritiro, che ha assorbito gli incarichi e le responsabilità in misura totalizzante, il braccio di ferro s’annuncia prolungato: Lo Celso è il centrocampista che il Napoli farebbe salire sul primo aereo da Londra, l’aveva inseguito dodici mesi fa, poi s’era rivolto a Ndombele, perché intanto nacque l’esigenza di affidarsi a figure diverse: stavolta c’è bisogno di lui, almeno questa è la tentazione, del suo incedere, della sua capacità di spaccare le linee. Si capirà più in là cosa ne sarà di Demme, che vuole giocare ed ha ammiratori in Germania e pure in Italia: adesso, Mavropanos e Lo Celso, o chiunque per loro, sono diventati la priorità. Ma senza agitarsi, domani è appena il 31 luglio.


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