Napoli, l’idea di De Laurentiis: Gabri Veiga più Lindstrom

Lozano difficilmente rinnoverà e gli occhi sono puntati sul talento dell’Eintracht. Intanto va avanti la trattativa per il fantasista del Celta Vigo
Antonio Giordano
4 min

I piedi non bastano, perché il teorema è sempre eguale: paghi uno, prendi tre, anche quattro se possibile. Basta andare a leggere nel Napoli, per rendersene conto, da Di Lorenzo in su: e poi, a centrocampo, c’è la sintesi di un’idea, possibilmente rivoluzionaria. Quante cose sa fare Zielinski, che non si è negato praticamente nulla? Ed Elmas, che è (stato) il primo dei cambi? Sono esterni, interni, incursori, mezze ali, mediani, sono eclettici, hanno varie anime, e Jesper Grænge Lindstrøm (23) assomiglia a loro: con l’Eintracht Francoforte, se ne stette largo, poi andò in mezzo al campo, allungò la squadra, poi la accorciò e quando si arrese, lui con i compagni, lasciò in Cristiano Giuntoli quel retrogusto dolce che accompagna i talenti. Nel data base di Castel Volturno, tra i nomi cerchiati d’azzurro, Lindstrøm c’è rimasto, mai cancellato, e il Napoli ha ricominciato a pensarci in questi giorni, quando ha capito che Lozano difficilmente rinnoverà: dunque, è partito il piano di avvicinamento d’un calciatore che ha prospettive infinite, un talento abbondante ed una varietà di colpi idoneo al «Progetto». Volendo, Lindstrøm potrebbe arrivare a gennaio, dopo essere rimasto quattro mesi in prestito all'Eintracht, e in attesa che Lozano veda germogliare le promesse ricevute recentemente. Ma adesso, si sa, è ancora il momento di Gabri Veiga (21), il fantasista che sta rinchiuso dentro una clausola da 40 milioni che Adl vorrebbe in questo caso addolcire: si va avanti ad oltranza, ormai da un paio di settimane, bisogna individuare il crocevia in cui mettersi d’accordo con il Celta Vigo, non è facile e non è impossibile, perché esiste la volontà di chiunque, e però serve pazienza e pure tempo. Ma Gabri Veiga ha già detto sì, lo ha fatto di slancio e si è infiammato dinnanzi alla possibilità di poter vivere certe notti: aveva anche Chelsea e Liverpool, dunque la suggestione della Premier - ma non della Champions - e nel momento in cui ha realizzato che avrebbe vissuto dentro ad un sogno, s’è lasciato convincere e si è messo ad attendere la fumata bianca. Il Celta Vigo non intende rimetterci più di cinque milioni, rispetto ai quaranta che rappresentano il valore per liberare il suo enfant prodige; il Napoli non si spingerebbe oltre i trenta con un po’ di bonus, che in Spagna vorrebbero fossero cinque. E si sta ondeggiando intorno a questa cifra, che diventa lo spartiacque.

Napoli, la scelta di Zielinski

La rivoluzione silenziosa del centrocampo riparte da Piotr Zielinski, un uomo al quale non difetta il coraggio: i trentasei milioni dell’Arabia non l’hanno né ingolosito e né distratto, nella sua scelta di vita Varcaturo, il mare, Castel Volturno, Napoli, il «Maradona» hanno rappresentato sempre la centralità e non c’è stato pentimento per essersi sottratto ad una ricchezza esagerata. La sua felicità è restare con quella maglia, stavolta addobbata dallo scudetto, e De Laurentiis - che deve rinunciare a trenta milioni di euro - gli ha proposto il rinnovo: la settimana del campionato è incentrata su altri argomenti, magari con il management se ne può chiacchierare vagamente al telefono, ma la base è stata preparata e sembra mettere tutti d’accordo. Zielinski va in scadenza nel giugno del 2024, il Napoli ha bisogno di ritoccare il monte ingaggi e propone un triennale da tre milioni (circa) con piccolo riconoscimento alla firma: si può fare ed alla fine si farà e in mezzo al campo, così d’incanto, Garcia si ritroverà con Lobotka e Cajuste, Anguissa ed Elmas, Zielinski e, se riesce l’accoppiata, anche Veiga e Lindstrøm. Quando si dice parlare con i piedi...

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