Napoli sotto assedio: l'Inter vuole Raspadori, la Lazio Simeone

Assalto agli attaccanti dei partenopei: nel mirino dei nerazzurri c'è Jack, i biancocelesti puntano sul Cholito

MILANO - Non solo Taremi, l’attacco interista avrà almeno un altro volto nuovo nella prossima stagione. E sui taccuini di Marotta e Ausilio ci sono già i nomi di Raspadori e Gudmundsson. Del resto, ciò che già sembrava chiaro lo scorso autunno ha trovato una conferma ancora più evidente nell’ultima settimana: il reparto offensivo nerazzurro era ed è “corto” per reggere due competizioni, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Lautaro e Thuram hanno tenuto botta alla grande fino a che hanno potuto, ma sono arrivati a corto di energie proprio quando si trattava di affondare il colpo in Champions. Se non altro, i loro numeri straordinari sono stati sufficienti per ipotecare lo scudetto. 

Inter, il flop di Sanchez e Arnautovic

Il problema, ovviamente, è che non hanno avuto sostituti adeguati. Al di là di qualche fiammata, infatti, né Arnautovic né Sanchez sono stati in grado di dare fiato ai due titolari. Quasi 35 anni il primo, età già compiuta dal secondo, erano un rischio che l’Inter si è “quasi” trovata obbligata a correre, non avendo risorse sufficienti per portare alla Pinetina profili di maggiore affidamento. In viale Liberazione, però, hanno ormai deciso di cambiare. E se Taremi, ingaggiato da svincolato, andrà a sostituire Sanchez, a prescindere dalla permanenza o meno di Arnautovic, si darà alla caccia ad un nuovo attaccante: più giovane, con caratteristiche più utili, sarà inevitabilmente il colpo dell’estate nerazzurra.

Raspadori come vice ideale di Lautaro

Raspadori e Gudmundsson sono evidentemente operazioni complicate. Al di là del valore dei cartellini (più vicino ai 40 che ai 30 milioni), per il primo il grande ostacolo è De Laurentiis, storicamente poco propenso a cedere ad una concorrente un proprio giocatore. E l’Inter gli ha appena “soffiato” Zielinski... Per il secondo, invece, il nodo è la concorrenza. A gennaio ci aveva già provato la Fiorentina, senza raggiungere però le richieste del Genoa. Per giugno, sembra che si possa fare avanti pure la Juventus, a meno che non si concentri solo su Zirkzee. Attenzione poi pure all’estero. Ad ogni modo, l’Inter ha pensato a Raspadori perché può essere l’ideale vice di Lautaro, grazie alla sua capacità di giocare da prima come da seconda punta, al fianco di un altro centravanti. E con i suoi 24 anni rappresenta anche un investimento per il futuro. Gudmundsson è leggermente più vecchio (27 primavere il 15 giugno), ma sarebbe l’attaccante capace di creare la superiorità con i suoi uno contro uno.

Marotta e Ausilio pronti a passare all'azione

Per mettere a segno il suo colpaccio, l’Inter dovrà puntare innanzitutto sulla preferenza dei due giocatori. Raspadori sta vivendo una stagione complicata, Gudmundsson è a caccia di un balzo in avanti in carriera. Più impegnativo, per Marotta e Ausilio, sarà raccogliere le risorse per smuovere le resistenze di Napoli e Genoa. Per un investimento che si avvicini ai 40 milioni, occorrerà vendere. Uno dei sacrificati potrebbe essere Dumfries, in ragione anche delle difficoltà di rinnovargli il contratto. E poi occhio ai giovani (Oristanio, Valentin Carboni, ecc.): potrebbero essere ceduti conservando la recompra.


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ROMA - È una ruota il calcio. Passato e futuro della Lazio s’intrecciano nell’immagine di vecchi e nuovi personaggi: Tudor e Sarri, Immobile e Simeone jr. Situazioni kafkiane legano questi nomi. La ruota gira attorno al domani di Ciro, non più certo di restare a vita. Questa incertezza non è stata temperata dall’addio di Mau, è aumentata dopo le aggressioni subite dal capitano e dallo smarrimento creato dalla reazione di Lotito. Mai stati così lontani. Già con Sarri in panchina, prima della partita di Monaco, a Formello circolava il nome di Simeone jr, idea cui la Lazio aveva pensato nel giugno 2022. Lotito ne aveva parlato con Setti del Verona, in quei giorni lui stesso svelò sottovoce i contatti. Poi si inserì il Napoli. Il suo manager, Alessandro Moggi, ne ha parlato con la società biancoceleste a inizio marzo. L’offerta è rimasta sul tavolo. La situazione kafkiana si è creata dopo Monaco: Luciano Moggi è entrato in collisione con Sarri e anche se non c’entra nulla con Simeone un bel po’ di imbarazzo si era creato. Archiviato il caso, uscito di scena Sarri, il nome dell’attaccante del Napoli torna prepotentemente d’attualità con lo sbarco di Tudor a Formello. È l’allenatore che l’ha fatto brillare a Verona. Era il 2021-22, si contarono 17 gol, di cui 4 rifilati alla Lazio al Bentegodi, e 6 assist. In tutto, Giovanni, ha segnato ai biancocelesti 8 volte in 15 partite.

L'arrivo di Tudor e il passato a Formello

È solo una probabilità di mercato per adesso, non di più. Tudor è appena arrivato, c’è un finale di stagione da vivere, ci sarà tempo per parlare di futuro con la società per quanto il caso Immobile sia corrente. Lo è anche il futuro del Cholito, cresciuto a Formello quando papà Cholo si laureava campione con la Lazio. Classe 1995, compirà 29 anni a luglio. Da mesi pensa di cambiare aria, è deluso. Già a gennaio ha provato ad andare via, fermato dal club. Già a gennaio era stato associato il suo nome alla Lazio, filtrarono smentite. La Lazio, per ciò che rappresenta per la famiglia Simeone, sarebbe più di una tentazione per Giovanni. 

Simeone e il futuro di Immobile alla Lazio

Ci sono molte questioni da valutare, innanzitutto i costi. De Laurentiis l’ha riscattato a giugno per 18 milioni, questo complica la valutazione. Ancora di più pensando ad una trattativa tra il presidente del Napoli e Lotito. Fitte trame continuano ad intrecciarsi in questa storia di mercato. Oggi un’ipotesi, domani chissà. L’eredità e la successione di Ciro sono già decisi a Formello, spettano a Castellanos, investimento da 15 milioni più 4 di bonus. Se partirà Ciro si aprirà il toto-attaccante. Servirà un vice Taty o quantomeno un giocatore che faccia da comprimario. Ciro, dettaglio da non trascurare, è gestito dalla coppia Moggi-Sommella. Tutto è rimandato ai prossimi mesi. Immobile è disposto a valutare offerte dall’Europa, dall’Italia, dall’Arabia. Ma a quale costo? Ha compiuto 34 anni e ha un contratto fino al 2026 a 4 milioni più bonus a stagione. Non basta la volontà di partire, non basta la disponibilità della Lazio ad arrotolare la sua ultima bandiera. Bisogna far quadrare i conti di tutti.


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MILANO - Non solo Taremi, l’attacco interista avrà almeno un altro volto nuovo nella prossima stagione. E sui taccuini di Marotta e Ausilio ci sono già i nomi di Raspadori e Gudmundsson. Del resto, ciò che già sembrava chiaro lo scorso autunno ha trovato una conferma ancora più evidente nell’ultima settimana: il reparto offensivo nerazzurro era ed è “corto” per reggere due competizioni, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Lautaro e Thuram hanno tenuto botta alla grande fino a che hanno potuto, ma sono arrivati a corto di energie proprio quando si trattava di affondare il colpo in Champions. Se non altro, i loro numeri straordinari sono stati sufficienti per ipotecare lo scudetto. 

Inter, il flop di Sanchez e Arnautovic

Il problema, ovviamente, è che non hanno avuto sostituti adeguati. Al di là di qualche fiammata, infatti, né Arnautovic né Sanchez sono stati in grado di dare fiato ai due titolari. Quasi 35 anni il primo, età già compiuta dal secondo, erano un rischio che l’Inter si è “quasi” trovata obbligata a correre, non avendo risorse sufficienti per portare alla Pinetina profili di maggiore affidamento. In viale Liberazione, però, hanno ormai deciso di cambiare. E se Taremi, ingaggiato da svincolato, andrà a sostituire Sanchez, a prescindere dalla permanenza o meno di Arnautovic, si darà alla caccia ad un nuovo attaccante: più giovane, con caratteristiche più utili, sarà inevitabilmente il colpo dell’estate nerazzurra.

Raspadori come vice ideale di Lautaro

Raspadori e Gudmundsson sono evidentemente operazioni complicate. Al di là del valore dei cartellini (più vicino ai 40 che ai 30 milioni), per il primo il grande ostacolo è De Laurentiis, storicamente poco propenso a cedere ad una concorrente un proprio giocatore. E l’Inter gli ha appena “soffiato” Zielinski... Per il secondo, invece, il nodo è la concorrenza. A gennaio ci aveva già provato la Fiorentina, senza raggiungere però le richieste del Genoa. Per giugno, sembra che si possa fare avanti pure la Juventus, a meno che non si concentri solo su Zirkzee. Attenzione poi pure all’estero. Ad ogni modo, l’Inter ha pensato a Raspadori perché può essere l’ideale vice di Lautaro, grazie alla sua capacità di giocare da prima come da seconda punta, al fianco di un altro centravanti. E con i suoi 24 anni rappresenta anche un investimento per il futuro. Gudmundsson è leggermente più vecchio (27 primavere il 15 giugno), ma sarebbe l’attaccante capace di creare la superiorità con i suoi uno contro uno.

Marotta e Ausilio pronti a passare all'azione

Per mettere a segno il suo colpaccio, l’Inter dovrà puntare innanzitutto sulla preferenza dei due giocatori. Raspadori sta vivendo una stagione complicata, Gudmundsson è a caccia di un balzo in avanti in carriera. Più impegnativo, per Marotta e Ausilio, sarà raccogliere le risorse per smuovere le resistenze di Napoli e Genoa. Per un investimento che si avvicini ai 40 milioni, occorrerà vendere. Uno dei sacrificati potrebbe essere Dumfries, in ragione anche delle difficoltà di rinnovargli il contratto. E poi occhio ai giovani (Oristanio, Valentin Carboni, ecc.): potrebbero essere ceduti conservando la recompra.


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Napoli sotto assedio: l'Inter vuole Raspadori, la Lazio Simeone
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L'arrivo di Tudor e il passato a Formello