Pagina 2 | Napoli, tutto sulla ricostruzione: cosa vuole fare De Laurentiis

De Laurentiis non lascia, raddoppia. Due facce nuove per reparto, come il gioco delle coppie ma trasferito al mercato: perché altrimenti che rifondazione sarebbe? Il Napoli vuole e forse deve cambiare anima, cuore, corpo, cervello: ha bisogno di trasformarsi, rinascere, tornare crisalide per poi sbocciare farfalla. E un’operazione così delicata, una metamorfosi kafkiana al contrario, non può prescindere dalla rivoluzione, che fa rima con ricostruzione: il concetto che il presidente ha sottolineato con forza e convinzione non più tardi di una settimana fa. I giovani saranno la base del futuro. E del resto è giovane anche il direttore scelto per dirigere l’orchestra delle operazioni: il ds Manna è stato individuato da un po’ ed è già al lavoro. Ufficialmente da ieri: il giorno in cui la Juventus ha comunicato la risoluzione del contratto che lo legava al club e anche quello della prima apparizione al centro sportivo di Castel Volturno. Il suo piano sarà giocoforza orientato dal nuovo allenatore, perché le indicazioni tecnico-tattiche influenzeranno inevitabilmente il mercato - acquisti, conferme e cessioni -, ma l’idea è che il Napoli punterà ad aggiungere un paio di pedine per reparto. E non solo: caccia a due difensori centrali, due centrocampisti, due attaccati, eventualmente un paio di esterni soprattutto se alla fine arriverà un tecnico che punta tremendamente sugli uomini di fascia. O meglio, in grado di giocare a tutta fascia. Tipo Gasperini, un obiettivo a caso, il primo della lista: oggi giocherà la finale di Europa League a Dublino contro il Bayer Leverkusen e poi comunicherà la sua risposta. La sabbia del tempo (futuro) scorre veloce nella clessidra della rifondazione: manca poco alla verità.  

Napoli, il piano sul mercato

Il mercato, dicevamo. Il Napoli è innanzitutto a caccia di difensori centrali: il sogno si chiama Buongiorno, 24 anni, puntato e già finito all’interno di una proposta da 35 milioni più 5 di bonus spedita al Torino. Toro che però punta a ricavare anche di più e attende la Premier. Valutazioni su Hancko, 26 anni, slovacco del Feyenoord; e Rafa Marin, 22 anni, spagnolo del Real in prestito all’Alaves. Se il romeno Dragusin (22) lascia il Tottenham, beh, tornerebbe nei radar dopo il blitz fallito a gennaio.  

Napoli, il portiere

Discorso a parte merita il portiere: il nuovo contratto di Meret scadrà nel 2025, dopo che il Napoli ha esercitato l’opzione di rinnovo (per presenze), ma la sua permanenza non è scontata. Ieri, per la cronaca, a Castel Volturno è stato segnalato Andrea Pastorello, uno dei manager di Alex: di lui, però, si parlerà a fine stagione. Intanto è in arrivo Caprile dopo il prestito all’Empoli 


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Napoli, che scelta

A centrocampo il primo obiettivo, molto ambizioso, è la stellina ucraina Sudakov dello Shakhtar, 21 anni: a gennaio Adl offrì 40 milioni, la valutazione è in crescita. E ancora: piacciono l’uruguayano Ugarte del Psg e il francese Manu Koné del Mönchengladbach, entrambi 23 anni. In Italia, un obiettivo è Brescianini del Frosinone, 24 anni, chilometri e gol per la missione-salvezza. Altro profilo: Youssouf Fofana del Monaco, 25 anni, soprattutto dopo le parole del ds del club Thiago Scuro: «Siamo aperti a vendere».  

Napoli, fantasia e gol

Il grande nodo, ovviamente, riguarda l’attacco: dove la caccia all’erede di Osimhen - clausola da 120 milioni e la corte di Psg, Chelsea e United - resta la priorità. Lista: il primo obiettivo, il preferito e più datato, è sempre stato il canadese David del Lilla, 24 anni, ma senza Champions è dura. Ne ha 23, invece, il messicano Gimenez del Feyenoord. E poi: l’ucraino Dovbyk del Girona, 26 anni, rivelazione della Liga con 21 gol e una clausola da 40 milioni; e lo spagnolo di origini nigeriane Omorodion, 20 anni, in prestito all’Alaves dall’Atletico. In Italia si seguono due uomini del Genoa: Retegui, argentino d’Italia di 25 anni, e il gioiello islandese Gudmundsson, 26 anni. Fondamentale il nodo-Kvara: il Napoli vuole rinnovare, il Psg incalza.  


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Napoli, che scelta

A centrocampo il primo obiettivo, molto ambizioso, è la stellina ucraina Sudakov dello Shakhtar, 21 anni: a gennaio Adl offrì 40 milioni, la valutazione è in crescita. E ancora: piacciono l’uruguayano Ugarte del Psg e il francese Manu Koné del Mönchengladbach, entrambi 23 anni. In Italia, un obiettivo è Brescianini del Frosinone, 24 anni, chilometri e gol per la missione-salvezza. Altro profilo: Youssouf Fofana del Monaco, 25 anni, soprattutto dopo le parole del ds del club Thiago Scuro: «Siamo aperti a vendere».  

Napoli, fantasia e gol

Il grande nodo, ovviamente, riguarda l’attacco: dove la caccia all’erede di Osimhen - clausola da 120 milioni e la corte di Psg, Chelsea e United - resta la priorità. Lista: il primo obiettivo, il preferito e più datato, è sempre stato il canadese David del Lilla, 24 anni, ma senza Champions è dura. Ne ha 23, invece, il messicano Gimenez del Feyenoord. E poi: l’ucraino Dovbyk del Girona, 26 anni, rivelazione della Liga con 21 gol e una clausola da 40 milioni; e lo spagnolo di origini nigeriane Omorodion, 20 anni, in prestito all’Alaves dall’Atletico. In Italia si seguono due uomini del Genoa: Retegui, argentino d’Italia di 25 anni, e il gioiello islandese Gudmundsson, 26 anni. Fondamentale il nodo-Kvara: il Napoli vuole rinnovare, il Psg incalza.  


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