Napoli, giorno decisivo per il tecnico: Gasperini incontra l’Atalanta e decide

Ore clou per la panchina della rifondazione azzurra: De Laurentiis e Manna in pressing sul tecnico della Dea, che ragiona sul suo futuro
Fabio Mandarini
4 min

Partenope sfida la Dea: tutte le donne del vincente. Gian Piero Gasperini, l’uomo con la medaglia e la coppa dell’Euroleague, tiene con il fiato sospeso due società: da un lato c’è Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli che lo ha scelto per la rifondazione, e dall’altro Antonio Percassi, il presidente dell’Atalanta che dopo aver toccato con un dito il cielo d’Europa spera di continuare a scrivere con lui la favola della Dea in Champions e in campionato.

Incontro Gasperini-Atalanta, attesa Napoli

Già, ma Adl ha fretta: vuole e deve accelerare il processo di ricostruzione (già partito). E poi ce l’ha anche il ds Manna, il manager che dovrà affrontare una campagna di mercato estremamente delicata e complessa. E così, ieri, i due si sono messi al telefono: hanno chiamato Gasp insieme e poi da soli. Ma alla fine la risposta è stata sempre la stessa: deve prima incontrare Percassi, cosa che accadrà oggi, soprattutto perché è un tecnico sotto contratto (fino al 2025). E ancora: al di là degli aspetti burocratici e formali, Gasperini vuole garanzie tecniche. Vuole entrare nei meandri e nelle pieghe del futuro dell’Atalanta. Ha bisogno di capire i piani e chiederà a Percassi di comprendere le prospettive legate alla rosa, agli acquisti, alle conferme e alle cessioni: tutto normale, tutto legittimo considerando che tra qualche mese dovrà andarsi a giocare la Champions League, la Supercoppa europea contro la vincitrice della Champions e l’Uefa-Conmebol Club Challenge contro LDU Quito, oltre al campionato e alla Coppa Italia. «Sono un po’ in una situazione dove hai moglie e figli e incontri una donna bellissima. Non so se il paragone regge...», ha detto ridendo sul prato del dell’Aviva Stadium di Dublino, guardando il trofeo appena vinto. Una sfida suggestiva, dicevamo: Partenope contro la Dea. E poi ha aggiunto: «Queste cose si devono risolvere in pochissimo tempo». Almeno su una cosa è già d’accordo con il Napoli. Già. Napoli che nel frattempo non ha mai chiuso le altre piste. Compresa la più complessa: Antonio Conte.

La clessidra dai De Laurentiis

Oggi, insomma, sarà una giornata importantissima, fondamentale, decisiva per il futuro: Gasp è il prescelto, è considerato da sempre il primo della lista, ma è ovvio che il club azzurro non ha i minuti contati ma neanche troppo tempo a disposizione: la scelta dell’allenatore è la base per orientare il mercato, condiziona inevitabilmente gli investimenti a maggior ragione se bisognerà intraprendere una svolta tattica quasi epocale, alla luce delle caratteristiche della rosa, abbracciando la difesa a tre. La sabbia scorre inesorabilmente nella clessidra di De Laurentiis ma Gasperini non è un allenatore libero e soprattutto è un gentiluomo che non può assumere decisioni prima di aver rispettato la priorità dell’incontro con il suo attuale presidente che vuole offrigli il rinnovo.

Conte, Pioli e Italiano le alternative a Gasperini

Il Napoli, comunque, ha le spalle coperte. Non poteva farsi trovare impreparato e non accadrà: Antonio Conte, al netto di tutte le difficoltà di sorta, è un nome mai sparito, mai cancellato, corteggiato in autunno e poi lucidato a primavera. Nonostante un bel po’ di aspetti complicati o anche proibitivi: nel calcio, si sa, tutto è possibile e ogni cosa può cambiare e svanire in un giorno. Anche meno. E ancora: nella lista ci sono sempre Stefano Pioli, da ieri ufficialmente libero dagli impegni con il Milan dopo la risoluzione del contratto (aveva un altro anno); e Vincenzo Italiano, l’allenatore della Fiorentina che però è diventato la prima scelta del Bologna da Champions dopo l’addio di Thiago Motta.


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