Napoli, Osimhen-Lukaku, intreccio di clausole: tutti i retroscena

I Blues vogliono l’intero importo per liberare Big Rom: 44 milioni. E l’Arsenal non spende 130 milioni per Victor…
Fabio Mandarini
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NAPOLI - È tutta una questione di clausole. Escape, vie d’uscita dirette: basta accenderle, cioè versare l’importo, e arrivederci e grazie a tutti. Il Napoli conosce il sistema a memoria: Lavezzi, Cavani e Higuain ne usufruirono in epoche diverse e salutarono la compagnia per trasferirsi al Psg (Pocho e Matador) e alla Juve (Pipita). Bene. E così, dopo un po’ di anni orientati su altre questioni di mercato, il meccanismo delle clausole rescissorie è tornato di strettissima attualità per il Napoli: Adl spera di capitalizzare al massimo la partenza di Victor Osimhen, valutato 130 milioni di euro da contratto fino al 2026; e il Chelsea vuole fare lo stesso con Romelu Lukaku, legato ai Blues fino al 2026 ma acquisibile direttamente, con il suo consenso, per 37,5 milioni di sterline; più o meno 44 milioni di euro. Due centravanti intrecciati nel destino per una serie di motivi che più passa il tempo, più aumentano: entrambi sono nel mirino di club arabi; e Rom è in cima alla lista di Conte proprio per il dopo Osi.  

Lukaku, il Chelsea non fa sconti

Il Chelsea, nel frattempo, ha cominciato a mettere le cose in chiaro: Lukaku, 31 anni, non sarà ceduto in prestito come a Inter e Roma, e andrà via soltanto a titolo definitivo. Questione di lettura anche piuttosto semplice, se vogliamo: i Blues, entro il 30 giugno, hanno la necessità impellente di realizzare incassi e plusvalenze per soddisfare le regole del Fair Play finanziario inglese e rientrare nei parametri. Va da sé che i 37,5 milioni di sterline della clausola sarebbero manna dal cielo. Il Manna del Napoli, il direttore sportivo, però punta decisamente ad abbattere i costi e aspetta. L’Al-Ittihad, nel frattempo, è tra i club che fanno sul serio per Romelu: è alle prese con il nodo Benzema, vorrebbe portarlo in Arabia Saudita e pagherebbe la clausola per intero.  

Osimhen e le richieste del Napoli

Anche Osimhen, 25 anni, è nel mirino dei club sauditi da un anno almeno: dall’Al-Hilal di Neymar e Koulibaly all’Al-Ahli, in cerca di un centravanti di grido in grado di pareggiare il valore delle concorrenti e di certo disposto a versare nelle casse del Napoli i 130 milioni di euro della clausola. Osi, con tutto il dovuto rispetto nei confronti della Saudi Pro League, piace al Psg e aspira innanzitutto alla Premier: il suo nome è stato accostato prima al Chelsea, in questo momento imbrigliato tra le maglie della rete delle regole, e poi all’Arsenal, a caccia di un bomber ma non alle cifre della sua clausola; e infatti tratta anche lo sloveno Benjamin Sesko, sloveno del Lipsia di 21 anni. Victor attende notizie dal Napoli e dal suo manager Calenda a Lagos, in Nigeria. La sua terra: ieri è stato fotografato al fianco del rapper nigeriano Dremo e, attraverso gli immancabili social, ha diffuso uno dei suoi ormai famosi messaggi un po’ criptici: «Non dimenticarti di pregare. Noi viviamo in un mondo dove la tua gioia crea problemi alla gente, e i tuoi problemi donano loro la gioia».  

Napoli, le alternative in attacco

Oltre a Lukaku, comunque, il ds Manna guarda anche ad Artem Dovbyk, 26 anni, l’ucraino del Girona che ha concluso la Liga da Pichichi, da capocannoniere, e che ora si candida a essere uno dei trascinatori della sua nazionale all’Europeo: nel contratto fino al 2028 con gli spagnoli c’è una clausola rescissoria da 40 milioni. Il suo agente - lo ha ammesso il centravanti - parla con club italiani: Napoli e Milan. È di 17,5 milioni, invece, la clausola di Serhou Guirassy, guineano dello Stoccarda, 28 anni: molto contenuta, ma lui punta a un super incasso tra ingaggio e varie. È di 100 milioni quella dello svedese Viktor Gyökeres con lo Sporting Lisbona, mentre il Feyenoord valuta una quarantina di milioni il messicano Santiago Gimenez, 23 anni.  

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