Romelu Lukaku è il nuovo centravanti del Napoli. È stata dura, a tratti durissima, una specie di maratona di New York con un passaggio per le strade di Boston e Londra, ma alla fine il ds Manna è riuscito a chiudere l'affare con il Chelsea dopo due giorni di incontri e a ricostituire una delle coppie gol più prolifiche degli ultimi anni: Conte più Rom. I dettagli: il Napoli e il Chelsea hanno definito un'operazione a titolo definitivo per 30 milioni di euro, più una percentuale sull'eventuale futura rivendita che, secondo una serie di parametri, scalando le montagne potrebbe arrivare anche a 15 milioni di euro. L'attaccante della nazionale belga, reduce da una stagione con la Roma, firmerà un contratto fino al 2027 da 6 milioni netti a stagione, con i benefici del decreto crescita: se nei prossimi tre anni non sarà venduto, il club azzurro non dovrà versare null'altro, altrimenti andranno fatti un po' di calcoli per stabilire il plus. Ma questa è un'altra storia, troppo più in là nel futuro. Il presente racconta di un quinto acquisto sudato, passato attraverso i tormenti di un'operazione inevitabilmente complicata dalle distanze economiche iniziali e soprattutto dallo stallo in cui è finita la situazione di Victor Osimhen. Chiusa la storia Lukaku, e in attesa di ufficializzare l'acquisto e di rientrare a Napoli con Rom, il ds Manna proverà a dedicarsi ancora a Osi negli ultimi sei giorni di mercato: complicatissima l'ipotesi che Victor possa trasferirsi al Chelsea, l'idea continua a non stuzzicarlo per niente. Si studia e si valuta: c'è ancora una finestra aperta su Parigi, sponda Psg. E poi l'Arabia, fino al 6 ottobre.
L'eredità
La copertina, però, ieri è stata inevitabilmente conquistata da Lukaku, 31 anni e 21 gol in 47 partite collezionate con la Roma nell'ultima stagione tra il campionato (13), l'Europa League (7) e la Coppa Italia (1). Il meglio della sua carriera, però, Rom lo ha dato all'Inter di Conte, tra il 2019 e il 2021: 64 gol in 95 partite, uno ogni 118 minuti. Al Napoli raccoglierà un eredità pesantissima, quella di Osimhen, ma il signor Antonio lo conosce perfettamente e lui conosce perfettamente ciò che l'allenatore chiede ai suoi centravanti. «Il miglior tecnico incontrato nella mia carriera», disse Romelu a inizio estate, prima di andare all'Europeo con il Belgio.