Garnacho al Napoli, affare in salita: ora è una corsa contro il tempo

Non si sblocca la trattativa con il Manchester United e in casa azzurra parte la caccia alle alternative: tutte le piste per il dopo Kvaratskhelia
Fabio Mandarini
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Le ultime ore della trattativa per Alejandro Garnacho con il Manchester United, ultime in assoluto considerando che lunedì a mezzanotte calerà il sipario sul mercato invernale che fino a oggi sta passando alla storia azzurra come quello dell’addio di Kvaratskhelia, sono cominciate con una dichiarazione di Ruben Amorim poco confortante per le speranze del Napoli: «Sono semplicemente felice di avere Ale Garnacho qui con noi nel gruppo. Sta migliorando molto, è un ragazzo giovane e talentuoso. Vogliamo lavorare con questi ragazzi di talento», ha detto il tecnico dello United nell’anteprima della partita di Europa League giocata ieri sera a Bucarest contro la Steaua. Mica un segnale foriero di grandi auspici di mercato, altroché.

Napoli, le cifre della trattativa con lo United per Garnacho 

Il ds Manna ha trattato per giorni provando in tutti i modi a ridurre le distanze sia con i Red Devils, sia con l’entourage dell’esterno argentino. Un giovanissimo talento di 20 anni - tanto per citare l’allenatore - che per il suo club rappresenta una miniera d’oro in termini d’incasso: è cresciuto nell’Academy come McTominay e come McT, in quanto prodotto del settore giovanile, la sua cessione è un profitto puro. In un solo concetto: l’idea è monetizzare. Incassare almeno 55 milioni di euro: è stata questa l’ultima richiesta dello United. Molto ampia la distanza sull’ingaggio: oltre 4,5 milioni di euro a stagione - anche 5 con i bonus -, a fronte dello stipendio da 1,8 milioni a stagione percepito per il momento a Manchester. Il Napoli s’è anche spinto a 3,5 milioni, magari da ritoccare con i bonus, ma il tempo stringe. Troppo. Il weekend incombe, la chiusura pure. E non è un caso che Manna abbia approfondito la valutazione delle varie alternative. Un bel po’, a dire il vero.

 

 

Lang del Psv la pista olandese, dal Belgio spunta Amuzu

La prima, in ordine di tempo, è stata l’olandese Noa Lang del Psv: il Napoli lo ha chiesto, ha provato a trattarlo, ha proposto un’offerta da 25 milioni che non è stata accettata. Il giocatore, 25 anni e una certa ambizione di crescere e affermarsi anche lontano da casa, è stato però conquistato dall’ipotesi e infatti in Olanda sono convinti che il club di De Laurentiis farà un altro tentativo. Ieri dal Belgio è venuta fuori anche un’altra pista: Francis Apelete Amuzu, esterno ghanese naturalizzato belga dell’Anderlecht, 25 anni e una valutazione estremamente alla portata. Manna l’ha valutato, ma su Amuzu - ieri in campo in Europa League - s’è fiondato anche il Gremio, offrendo un milione e mezzo per il prestito. E portandosi in vantaggio: pare che sia molto orientato al Brasile.

Riquelme dell'Atletico e Ndoye del Bologna le 'soluzioni tampone'

Manna studia tante soluzioni, s’informa, acquisisce nozioni sui giocatori che potrebbero avere le caratteristiche giuste per offrire alternative al parco esterni di Conte, in vista dell’estate. Dopo il rifiuto di Adeyemi e con tutte le difficoltà legate a Garnacho, diciamo due prime scelte, la politica è cambiata: puntare su una soluzione tampone, se il profilo non è ritenuto davvero di prim’ordine. Ha grandi qualità tecniche, ma pochi gol in carnet, un altro uomo già finito nel mirino della Roma la scorsa estate: Rodrigo Riquelme, spagnolo di 24 anni dell’Atletico Madrid, un esterno che il Cholo Simeone non sta impiegando esattamente con regolarità. A Bologna c’è Dan Ndoye, 24 anni. La ricerca comunque non si ferma, non può fermarsi, ma più passa il tempo e più la questione si complica. È oggettivo. L’impressione è che oggi sarà una giornata importante, anzi decisiva: per definire una volta per tutte la storia di Garnacho e di conseguenza per individuare un’altra pista credibile.

 


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