Napoli, c’è amarezza per il mercato. Ma i tifosi puntano su Conte 

Napoli, c’è amarezza per il mercato. Ma i tifosi puntano su Conte © LAPRESSE
Fabio Tarantino
4 min

NAPOLII social sono bar senza caffè, strade affollate dove si può origliare indisturbati. Nel caos di queste ore, dopo la chiusura del mercato, si rincorrono due stati d'animo: l'amarezza per l'addio di Kvaratskhelia che non è stato sostituito con un nome di grido ma anche la fiducia incondizionata in Conte e la squadra. A loro la città affida le proprie speranze e ambizioni per queste ultime quindici partite di campionato, il tempo a disposizione per far sì che i dubbi di questi giorni possano avere forme diverse a fine stagione. È un peso leggero che l'allenatore accetta con onore ed è pronto seminare nella testa e nelle gambe dei suoi calciatori, chiamati a combattere, sportivamente parlando, perché con una rosa del genere, con questi giocatori per cui è un piacere ritrovarsi ogni giorno a Castel Volturno, parola di Conte, "posso andare anche in guerra"

La fiducia

Saranno tante le insidie e servirà il supporto collettivo: dei tifosi, della città e della squadra, un amore ricambiato per diffondere energie positive all'interno del gruppo e isolarsi da tutto il resto. Anche dall'amarezza che è evidente per come si è concluso il mercato: basta leggere i social, tra commenti e ironie, o farsi un giro in città, dove si chiacchiera di tutto ma soprattutto di calcio. I tifosi sono delusi ma, salutato gennaio, i motivi per tornare a sorridere sono diversi: la squadra è prima, ha vinto le ultime sette prima di pareggiare all'Olimpico, ha conquistato sette punti con Atalanta, Juve e Roma, è in crescita, è in fiducia e non ha intenzione di fermarsi. Torna in mente una frase proprio di Conte a proposito del mercato che si è appena concluso: "A me sposta poco, sono preparato in un senso o nell'altro. Quando sei in navigazione devi fare di tutto da comandante per portarla nel porto più vicino possibile". Altre arriveranno questa mattina da Castel Volturno con il direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna, che interverrà in conferenza stampa. 

Conte garante

Conte è il garante che si fa carico di migliaia di richieste virtuali da parte dei tifosi. La città è con lui, si fida di lui, l'ha accolto con entusiasmo a giugno e ha apprezzato la sua fermezza, la sua personalità, la sua leadership sin dalla prima conferenza stampa. Conte, top player della panchina, non è mai stato solo un allenatore e anche a Napoli ha evidenziato il suo ruolo: allena ma vuole essere coinvolto dal club, veicola le scelte (anche di mercato) e ci mette la faccia, dice tutto senza filtri, come quando preparò l'addio di Kvaratskhelia o commentando le difficoltà riscontrate sul mercato. È stato lui l'artefice della rinascita, dal decimo posto alla ritrovata vetta della classifica, in piena corsa per il titolo, con una rosa di giocatori disposti a tutto per lui (e dunque per il Napoli) e l'entusiasmo di una tifoseria che anche domenica sera, contro l'Udinese, affollerà lo stadio con la previsione concreta del settimo sold out stagionale. 

La prevendita

Tutti al Maradona per l'ennesimo pienone, un'altra notte di passione dopo l'ultima vibrante euforia collettiva per la vittoria in rimonta contro la Juventus. Biglietti ormai introvabili: fino a ieri sera c'erano solo alcune disponibilità per la Tribuna Posillipo e Nisida. Dopo Como, Lecce, Atalanta, Roma, Venezia e Juventus ecco un'altra potenziale domenica da «tutto esaurito». Perché non c'è mercato e delusioni che tengano quando ogni attenzione è rivolta al campo: palla al centro, c'è il Napoli. Attorno è superfluo. Almeno per novanta minuti più recupero. 


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