Roma, il bilancio di Mourinho: quello che manca in difesa

Il giallorossi hanno spinto forte in Portogallo per entrare subito in forma: così ha voluto l’allenatore anche in vista della lunga sosta anomala prevista a novembre per il Mondiale. Ma ci sono ancora più luci che ombre
Roma, il bilancio di Mourinho: quello che manca in difesa© EPA
Guido D’Ubaldo
4 min

ROMA - Oggi è il giorno di Dybala, che ancora deve debuttare con la maglia giallorossa, ma ha già fatto impazzire di gioia i tifosi. Ieri la Roma ha ripreso gli allenamenti nel centro sportivo di Trigoria, dopo aver concluso il ritiro in Portogallo, nella regione dell’Algarve. Luci e qualche ombra per Mourinho, che ha lavorato tanto per avere subito una partenza forte all’inizio del campionato, che quest’anno comincia a metà agosto ma si fermerà per due mesi a novembre. Sarà importante farsi trovare nelle posizioni di vertice in classifica prima della sosta.

Mourinho e l’assetto tattico della Roma

Nelle amichevoli in Portogallo (due vittorie, un pareggio e una sconfitta) l’assetto tattico rispetto alla passata stagione non è cambiato, ma José Mourinho potrebbe rivedere qualcosa in corso d’opera nei primi test con Paulo Dybala in campo. Aspettando la Joya manca un centrocampista dalle caratteristiche diverse da Matic e Cristante, che sono quasi omologhi. Serve un giocatore alla Mkhitaryan, che ha preferito firmare per l’Inter e che lo scorso anno aveva fatto anche il regista. Per colmare questa lacuna Mourinho vuole Georginio Wijnaldum, una mezzala che porta qualità, corsa, inserimenti. L’olandese ha lasciato un vuoto al Liverpool quando ha scelto il Paris Saint Germain.

Roma a sinistra

C'è un grande dualismo a sinistra tra Nicola Zalewski e Leonardo Spinazzola, per quel ruolo il tecnico portoghese avrà l’imbarazzo della scelta. Entrambi sono stati tra i giocatori che si sono messi più in evidenza in Algarve. Il primo ha più soluzioni in fase offensiva, il secondo sta ritrovando la forma dell’Europeo e in fase difensiva copre di più. Si potranno alternare, mentre dietro di loro sembra chiuso Viña, che in Portogallo è stato utilizzato solo nell’ultima partita contro il Nizza e ha fatto il difensore centrale, che non è il suo ruolo. L’uruguaiano in caso di offerte potrebbe essere ceduto. A destra Karsdorp sembra partire in vantaggio sull’ultimo arrivato Celik, che ha fatto vedere di essere più adatto a giocare con la difesa a quattro. La difesa ancora lascia qualche dubbio, gli stessi della passata stagione. Oltre al totem Smalling, che è sembrato già in buone condizioni, Gianluca Mancini e Roger Ibañez sono gli altri due titolari scelti da Mourinho, ma non sempre convincono e commettono errori a volte determinanti. Il tecnico lavorerà per migliorare i meccanismi difensivi, ma Tiago Pinto fino all’ultimo cercherà un altro centrale di piede sinistro.

Delusioni

Il mercato potrebbe portare novità anche in uscita e cambiare fisionomia alla rosa attuale. Per esempio Carles Perez ha deluso in tutte le occasioni che ha avuto. Lo spagnolo è stato utilizzato da trequartista, ma non è riuscito a incidere. Si è visto poco anche Shomurodov, che anche quest’anno dovrebbe essere il vice Abraham. Lo stesso El Shaarawy è destinato a fare tanta panchina, come nella passata stagione, ma è un giocatore di esperienza, che può essere utile anche a partita in corso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA