Chissà se è stato quel gol di tacco all’Olimpico a stuzzicare la Roma. Di sicuro tra i centravanti monitorati da Tiago Pinto adesso c’è anche Boulaye Dia, che la Salernitana è pronta a riscattare dal Villarreal per 12 milioni. Secondo gli accordi stabiliti lo scorso anno tra l’ex romanista Morgan De Sanctis e i procuratori, Dia avrà una clausola rescissoria da 25 che potrà essere esercitata entro la prima metà di luglio. Ed è in quel periodo, dunque dopo la scadenza del 30 giugno e le cessioni fondamentali per il bilancio, che la Roma può provare il colpo. Inserendo nella negoziazione qualche giocatore che farebbe comodo a Paulo Sousa, magari uno dei baby lanciati da Mourinho. Dia, classe ‘96, viene da un campionato pazzesco da debuttante in Serie A: 16 reti. Nessuno con la maglia della Salernitana si era spinto così in alto. Ma è soprattutto la media realizzativa a sorprendere: un gol ogni 158 minuti. Insomma parliamo di un attaccante che segna almeno una volta ogni due partite, se non di più. Sarebbe un supporto utile per la Roma, che ha appena concluso la stagione con 50 reti all’attivo: l’ultima volta, in una Serie A a 20 squadre, le era capitato nel 1950/51, unico campionato della storia in cui è retrocessa.
Controindicazioni
Con Abraham fuori uso per 8-9 mesi e Belotti in cerca di riscatto, la Roma ha bisogno di un sostituto sicuro e affidabile. Ma c’è un problema: dopo aver preso Aouar e (quasi) N’Dicka, Mourinho si ritroverebbe un altro giocatore impegnato nella Coppa d’Africa, che si giocherà dal 13 gennaio all’11 febbraio in Costa d’Avorio. Il Senegal di Dia, campione in carica, è già qualificato, così come l’Algeria di Aouar e appunto gli ivoriani padroni di casa, scelti da N’Dicka come nazionale da rappresentare. E’ un inconveniente che potrebbe spingere la Roma verso Mbala Nzola, che invece è stato eliminato nelle qualificazioni con la sua Angola. E che lo staff di Mourinho ha già incontrato a margine di Roma-Spezia. Nzola domani sera sarà impegnato nello spareggio salvezza contro il Verona ma in ogni caso finirà sul mercato. Può muoversi per 7-8 milioni più un giovane emergente, dunque a cifre più contenute rispetto a Dia.
La suggestione
Intanto l’Atletico Madrid ha comunicato ciò che già sapevamo, cioè il rinnovo di Alvaro Morata fino al 2026. E’ un’operazione che consente al club di spalmare lo stipendio (7 milioni) su più annualità. E che apre teoricamente la porta a un prestito all’estero. Ma l’italiano Berta, il direttore dell’Atletico, non sembra intenzionato a considerare un trasferimento temporaneo e valuta Morata circa 30 milioni. Se la Roma riesce a trovare il denaro che serve, per il cartellino e per lo stipendio, una trattativa non si può escludere. Al momento però non c’è niente, a parte il corteggiamento indiretto dell’amico Dybala che vorrebbe ricomporre la coppia d’attacco dei tempi juventini e la volontà di Morata di ascoltare un’eventuale proposta. Troppo poco per creare un link reale con la Roma. Oggi. Domani, come per Dia, tutto è possibile.