ROMA - La missione è partita ed è quasi compiuta. Florent Ghisolfi è sbarcato a Girona per comprare Artem Dovbyk. E conta di tornare in giornata con l’accordo definitivo, magari già con il giocatore a bordo del volo privato DB Aviation decollato intorno all’ora di pranzo dall’aeroporto di Ciampino. La Roma, come era prevedibile, ha alzato la posta pur di non lasciarsi sfuggire il centravanti desiderato: lasciando inalterata la parte fissa dell’offerta, 32 milioni, ha aumentato a 6 i bonus (non tutti facili da raggiungere) concedendo alla controparte il 15 per cento (invece del 10) sulla futura rivendita. Ma c’è una clausola ulteriore e alternativa: se i bonus non dovessero concretizzarsi, i Friedkin si impegnerebbero comunque a pagare al Girona 40 milioni, quelli della clausola rescissoria ma con la rateizzazione in più anni permessa dalla transazione privata, ritirando a quel punto il 15 per cento sulla rivendita. Piena proprietà in cambio dell’intera somma richiesta dagli spagnoli.
Roma, l'accordo con Dovbyk
Davanti a questa proposta Pere Guardiola, fratello di Pep e presidente del Girona, impugnerà la penna per apporre l’autografo. E Dovbyk, che si è già accordato con la Roma per un contratto di cinque anni da 3,5 milioni netti a stagione più i premi, potrà raggiungere De Rossi e i nuovi compagni in tempo per il ritiro in Inghilterra, che comincia domenica: due settimane di allenamenti per conoscere i metodi di lavoro dell’allenatore e acquisire i meccanismi della squadra in vista del debutto in campionato, domenica 18 a Cagliari.