INVIATO A TORINO - Nasce una difesa all’idrogeno: la Roma respira il fattore H al quadrato. Mario Hermoso è sbarcato ieri pomeriggio con un sorriso grande così, a breve arriverà anche Mats Hummels. Con l’ossigeno mescolato negli altri nove innesti, De Rossi spera di poter sorseggiare finalmente acqua pura. La rosa è stata smantellata e ricostruita per metà. Una formazione intera.
Roma, doppio colpo in difesa
I due difensori arrivano da svincolati, subito dopo la fine delle contrattazioni e appena in tempo per l’iscrizione alla lista Uefa. Saranno pronti ad affiancare o magari a sostituire Mancini e N’Dicka, la coppia che è stata titolare nelle prime tre giornate di campionato. Per completare il disegno, Ghisolfi aspettava soltanto che Chris Smalling accettasse il trasferimento in Arabia Saudita. Operazione chiusa mentre l’inglese era già a Torino con De Rossi. Oggi Smalling farà le visite mediche a Roma e poi firmerà un ricco contratto biennale con l’Al-Fayha, squadra della città di Al Majma’ah. Per i Friedkin non c’è guadagno ma un bel risparmio sì, quasi 5 milioni di costo a bilancio fino al prossimo giugno.
Hummels alla Roma: le cifre
Lo scambio virtuale con Hummels, che ha un anno in più essendo nato nel 1988, è più o meno a costo zero. Titolare nel Borussia Dortmund finalista di Champions a Londra, il totem tedesco è stato sorprendentemente scartato dal ct Nagelsmann per l’Europeo. Secondo i media tedeschi poteva essere ingombrante per la Germania dei giovani, compreso il selezionatore. Nei mesi scorsi era stato offerto a tante squadre italiane, Roma compresa. Aveva trattato a lungo con il Bologna senza però trovare l’accordo. Adesso, a mercato chiuso, accetta una proposta che ne dimostra lo spirito: un anno con rinnovo automatico dopo un tot di presenze. Guadagnerà circa 2,5 milioni netti più i bonus. Arriverà nelle prossime ore e sfrutterà la sosta per assimilare i meccanismi difensivi della squadra.
Hermoso sbarca a Roma
Lo stesso farà Hermoso, che come Hummels ha conosciuto la strana logica di un mercato indecifrabile. Anche lui era stato offerto alla Roma (e al Napoli) all’inizio dell’estate, dopo essersi svincolato dall’Atletico Madrid. All’epoca ne curava gli interessi Beppe Bozzo, che aveva chiuso con Ghisolfi l’affare Angeliño. La Roma disse no. Ma neppure Hermoso era tanto convinto di firmare, perché voleva un club che gli garantisse la presenza in Champions. Alla fine di agosto, con il solo Galatasaray in alternativa e dopo un improvviso cambio di agenzia che può provocare strascichi legali, Hermoso ha scoperto la necessità di conoscere la Roma. E viceversa. Ieri è sbarcato in città e ha firmato fino al 2027. Ma tra due anni, quando ne avrà 31, potrà liberarsi grazie a una clausola rescissoria. Interessi improvvisamente coincidenti: se l’affare Danso non fosse saltato, le traiettorie non si sarebbero mai incrociate. Invece è stato un finale bellissimo. Anzi hermoso, come direbbero in Spagna.