La Roma saluterà Hummels: individuato un possibile sostituto

Al termine della stagione il difensore tedesco lascerà il club giallorosso, che segue diversi difensori sul mercato: tra i favoriti c'è Solet dell'Udinese
Roberto Maida

ROMA  - La Roma guarda già oltre Hummels: ancora prima dell’errore di Bilbao, che ha sparecchiato la tavola del dubbio, l’intenzione comune era separarsi alla fine della stagione come da contratto. Da quella notte però Ghisolfi ha cominciato la ricerca concreta di un valido successore, ovviamente sotto la supervisione di Ranieri.

Hummels ai saluti: Solet tra i possibili sostituti

Sulla lista dei possibili rinforzi rimane Mika Marmol, lo spagnolo del Las Palmas che già era stato contattato durante il mercato invernale. D’altra parte gli acquisti del reparto potrebbero essere due, visto che il danese Nelsson non sarà riscattato e l’altro spagnolo Hermoso tornerà solo in transito dal prestito al Leverkusen. Ma uno dei nomi preferiti adesso è Oumar Solet, francese classe 2000 dell’Udinese che ha avuto un impatto molto incoraggiante nel campionato italiano. Ha esordito a gennaio, quando poteva essere tesserato, e si è adattato con una velocità sorprendente ai ritmi della Serie A.

 

 

La mossa dell'Udinese che ha portato il francese in A

Abbiamo chiesto a Gianluca Nani, direttore tecnico dell’Udinese, come fosse stato possibile ingaggiare uno dei difensori più promettenti e reclamizzati d’Europa a parametro zero. «Siamo stati bravi e fortunati ad anticipare i tempi - ha risposto -. Con la famiglia Pozzo si lavora così, anche al Watford. Ne siamo particolarmente orgogliosi perché Oumar si è calato con grande personalità nella nostra squadra». La storia è questa: esploso nel Salisburgo, Solet stava per andare al Napoli nel gennaio 2024. Ma si infortunò al bacino a inizio dicembre cambiando il suo destino. Non avendo rinnovato il contratto in scadenza con i Red Bull, ha aspettato in estate la chiamata giusta ma è rimasto stranamente a spasso. E così l’Udinese ha decisodi scommettere a settembre facendogli firmare un triennale (2027), consentendogli di allenarsi già con i nuovi compagni, di imparare la lingua e assimilare i concetti di Runjajc. Risultato: dal 4 gennaio, giorno in cui da regolamento poteva debuttare in Serie A, è stato un punto fermo dominante della difesa. Ha saltato, guarda caso, solo la partita con la Roma perché la settimana prima era stato espulso per doppia ammonizione contro il Como. Per il resto non è mai stato escluso dalla formazione titolare, muovendosi prevalentemente da centrale sinistro pur essendo destro di piede.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi è Solet: le caratteristiche

La Roma lo ha incrociato giovanissimo in Europa League due anni fa. Quindi Solet ha già conosciuto l’Olimpico, dove peraltro è tornato recentemente per affrontare la Lazio. Alto 1.92, potente e tecnico, è uno di quei difensori che escono palla al piede e sanno impostare il gioco. Nato in Francia da una famiglia originaria della Repubblica Centrafricana, ha esordito quasi adolescente con Deschamps in un paio di amichevoli sperimentali del 2019, a differenza del fratello minore Isaac che dopo aver provato l’Under 17 francese ha scelto di rappresentare la nazionale africana.

C'è anche il Napoli su Solet, Ranieri non molla Lucca

Naturalmente Solet non piace solo alla Roma. Lo stesso Napoli si è affacciato nelle ultime settimane alla bottega Pozzo, che ha interesse ad alimentare un’asta tra club italiani e non solo. La sua valutazione supera già i 15 milioni, che per l’Udinese sarebbero una plusvalenza eccellente maturata in soli sei mesi. Resta da vedere chi riuscirà a presentare la proposta migliore. Tra l’altro Ranieri a Udine sta guardando con attenzione anche i progressi di Lorenzo Lucca, già arrivato in Nazionale: il centravanti da affiancare a Dovbyk nella prossima stagione, che possa aumentare la dote di gol sicuri, è un’altra priorità assoluta della Roma. A prescindere da chi sarà l’allenatore nominato dai Friedkin.

 

 


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ROMA  - La Roma guarda già oltre Hummels: ancora prima dell’errore di Bilbao, che ha sparecchiato la tavola del dubbio, l’intenzione comune era separarsi alla fine della stagione come da contratto. Da quella notte però Ghisolfi ha cominciato la ricerca concreta di un valido successore, ovviamente sotto la supervisione di Ranieri.

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Sulla lista dei possibili rinforzi rimane Mika Marmol, lo spagnolo del Las Palmas che già era stato contattato durante il mercato invernale. D’altra parte gli acquisti del reparto potrebbero essere due, visto che il danese Nelsson non sarà riscattato e l’altro spagnolo Hermoso tornerà solo in transito dal prestito al Leverkusen. Ma uno dei nomi preferiti adesso è Oumar Solet, francese classe 2000 dell’Udinese che ha avuto un impatto molto incoraggiante nel campionato italiano. Ha esordito a gennaio, quando poteva essere tesserato, e si è adattato con una velocità sorprendente ai ritmi della Serie A.

 

 

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Abbiamo chiesto a Gianluca Nani, direttore tecnico dell’Udinese, come fosse stato possibile ingaggiare uno dei difensori più promettenti e reclamizzati d’Europa a parametro zero. «Siamo stati bravi e fortunati ad anticipare i tempi - ha risposto -. Con la famiglia Pozzo si lavora così, anche al Watford. Ne siamo particolarmente orgogliosi perché Oumar si è calato con grande personalità nella nostra squadra». La storia è questa: esploso nel Salisburgo, Solet stava per andare al Napoli nel gennaio 2024. Ma si infortunò al bacino a inizio dicembre cambiando il suo destino. Non avendo rinnovato il contratto in scadenza con i Red Bull, ha aspettato in estate la chiamata giusta ma è rimasto stranamente a spasso. E così l’Udinese ha decisodi scommettere a settembre facendogli firmare un triennale (2027), consentendogli di allenarsi già con i nuovi compagni, di imparare la lingua e assimilare i concetti di Runjajc. Risultato: dal 4 gennaio, giorno in cui da regolamento poteva debuttare in Serie A, è stato un punto fermo dominante della difesa. Ha saltato, guarda caso, solo la partita con la Roma perché la settimana prima era stato espulso per doppia ammonizione contro il Como. Per il resto non è mai stato escluso dalla formazione titolare, muovendosi prevalentemente da centrale sinistro pur essendo destro di piede.


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