Da Scamacca a Raspadori: il Sassuolo è il Superman degli affari del calciomercato

L’ad Carnevali ha creato un’impresa di talenti in continua evoluzione che scopre, valorizza e produce: 152,5 milioni incassati da gennaio 2022
Da Scamacca a Raspadori: il Sassuolo è il Superman degli affari del calciomercato© LAPRESSE
Fabio Mandarini
6 min

ROMA - Andrea Consigli, milanese di Corman (Cormano, in dialetto), resiste. Lui, l’ultimo baluardo, il portiere eterno di un Sassuolo d’antan con Lirola a destra, Demiral-Acerbi al centro, e Vrsaljko adattato a sinistra nella linea a quattro; Locatelli e Sensi in mediana; Boga, Raspadori e Traore tris di trequartisti alle spalle di Scamacca. O Ciccio Caputo. Oppure Lorenzo Pellegrini e Politano, Marlon e Duncan, Kurtic e Djuricic, Pavoletti, Zaza, Odgaard e finanche Sanabria e Boateng. Allenatore: Roberto De Zerbi. L’uomo che a maggio Guardiola ha paragonato a uno chef stellato, prima di consacrarlo tra i tecnici più influenti degli ultimi 25 anni. Bene: Roby e i suoi vecchi ragazzi hanno influenzato il mercato dell’ultimo triennio. In Italia più che mai, all’estero per gradire. Sassuolo città-stato, Giovanni Carnevali premier. Più che un amministratore delegato, l’anima. Il core di un’impresa calcio raffinata, idee e competenza, talento e fiuto. Addestratori vecchio stile, allenatori next gen. Il Sassuolo è tipo Superman: perde pezzi e si rigenera. E moltiplica. Influisce, attira, gestisce. Affari su affari: Scamacca al West Ham per 36 milioni, il record; Raspadori al Napoli per 30 più 5 di bonus; Traor e al Bournemouth per 25,5; Boga all’Atalanta per 22 ; Odgaard all’AZ per 4 e da gennaio 2022 a gennaio 2023 sono 122,5 i milioni di euro entrati in cassa; 152,5 con i 30 del riscatto di Locatelli dopo il prestito biennale alla Juve. E ora? Tutto come sempre: è il Sassuolo ad agitare il mercato italiano. Per Frattesi ha fatto il prezzo, 40 milioni, e ha collezionato richieste dalla Premier e da tutti i top club d’Italia. Lui, Davide, 23 anni, un po’ quello che Barella ha rappresentato per il mercato 2019, ha scelto la Serie A e come Nicolò si avvicina a Milano. Però al Milan: lo scatto rossonero è degno di Bolt, con la cessione di Tonali. E ancora: Berardi, Maxime Lopez, Pinamonti. Poker. E Carnevali può anche cambiare una carta e bluffare: tanto è servito.

Collezione estate

E allora, siamo alle solite: è il Sassuolo ad avere i pezzi pregiati e a muoverli come uno scacchista russo. La storia si ripete puntuale: il club della famiglia Squinzi scopre, acquista, valorizza, rivende, registra plusvalenze e poi riparte. Scacco matto. È così che si fa calcio in questa nobile provincia emiliana di 41 mila abitanti che si muove con l’abilità del suo amministratore delegato. Giovanni Carnevali, dicevamo: la sua straordinaria qualità non è tanto acquistare e vendere, ma acquistare benissimo, rivendere meglio e rifarlo ogni volta. Il Sassuolo è sempre là: Di Francesco, De Zerbi, Dionisi; Pellegrini alla Roma e Frattesi dentro; via Boga e dentro Traor e ; via Scamacca, arriva Pinamonti; poi Raspadori e così via. C’è Nazionale e internazionale. C’è tutto. E tanto ci sarà nell’estate - benvenuta - celebrata ieri con un incontro Carnevali-Manna: Frattesi sul tavolo della Juve, manco a dirlo.

I maggiorenni

Su quello del Mapei, invece, sono finiti Filippo Missori e Cristian Volpato. Due diciannovenni della Roma. Un terzino destro da 2 milioni e un trequartista da 9 che ieri Carnevali ha voluto incontrare, conoscere di persona. Il prossimo sarà Samuele Mulattieri, 22 anni, centravanti da 12 gol con il Frosinone di proprietà dell’Inter: la caccia ai nuovi ragazzi d’oro è già nel pieno.

Il capitano

Nel giochino della formazione degli ex, come portiere, è stato scelto Consigli per alta fedeltà (piaceva al Napoli un paio d’anni fa, poi è rimasto). Ma dal 2012 non c’è mai stato Sassuolo senza Mimmo Berardi. Il capitano. L’uomo che decide, lo slogan: undici campionati, 351 partite e 133 gol con la stessa maglia. Ha 28 anni, è nel pieno, e piace un bel po’ in giro: Sarri e Italiano lo tratterebbero come un figlio nei loro 4-3-3, ma l’unica e vera trattativa c’è stata con il Milan fino a quando pilotava Maldini. Nulla più. La valutazione di Berardi è compresa tra i 30 e i 35 milioni, ma il fatto è che al momento sono tutti in attesa: la Juve non può affondare, il Napoli riflette, il Milan s’è fermato, gli altri osservano in silenzio. Mimmo aspira al grande salto, a vincere qualcosa, e il suo agente Edoardo Crnjar lavora. A proposito: lui è uno degli intermediari vicini a Carnevali e di operazioni che contano ne ha chiuse eccome (Traore, Locatelli, Boga per dirne tre). C’è anche il suo tocco tra il nero e il verde dell’opera.

Le info

Gli altri due volti del mercato sono Maxime Lopez, marsigliese di 25 anni, e Andrea Pinamonti, centravanti della Val di Non, 24 anni, un padre fiero che scala le Dolomiti in bici e un cartellino appena riscattato dall’Inter per 20 milioni: il suo nome è stato accotato alla Lazio. Lopez è un centrale di centrocampo, merce rara, e costa almeno 15 milioni: la Fiorentina ha fatto un sondaggio, info. Ma intorno a loro c’è movimento, basta attendere e non battere ciglio. Da pokeristi doc. P.S. La carta in più in mezzo al poker si chiama Armand Laurienté, scheggia francese di 24 anni, la sinistra è il suo regno: 7 gol e 6 assist alla prima stagione in A. Ha preso il posto di Traore: è stato acquistato a 10 milioni più 2 di bonus dal Lorient, Carnevali ha già moltiplicato. E il Napoli lo guarda con interesse.


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