OPORTO (Portogallo) - Situazione incresciosa e oltretutto pericolosa ad Oporto, con tantissimi tifosi dell'Inter, in possesso di regolare biglietto, lasciati fuori, ammassati, dal Do Dragao, impossibilitati ad assistere al match con il Porto, valevole per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League.
Oltre al danno la beffa (della postilla)
La situazione all'esterno del Do Dragao è fortunatamente ancora sotto controllo, nonostante il rischio causato dalla decisione delle autorità lusitane di stipare i sostenitori nerazzurri in pochi metri quadrati. Le ragioni apparentemente incomprensibili di un tale comportamento, sarebbero legate a una "postilla": nonostante la vendita libera dei biglietti agli italiani anche per settori diversi da quello ospite, un "post scriptum" presente nel contratto di vendita segnalava l'impossibilità per i non portoghesi di accedere all'impianto. Un cavillo che, in nome dell'ordine pubblico e del buon senso, pareva risolto nel pomeriggio. E che invece in serata ha creato il caos. Mentre Ceferin bacchetta l'Italia per Napoli-Eintracht.
Marotta, le parole sui tifosi dell'Inter non entrati allo stadio
"Ringrazio i tifosi presenti e sono vicino a chi, nonostante il biglietto acquistato regolarmente, non è riuscito a entrare allo stadio. Faremo un esposto all'Uefa, ho visto piangere bambini e famiglie fuori dall'impianto. È una cosa grave, che non deve più accadere". Lo ha detto l'ad dell'Inter Giuseppe Marotta, intervistato da Sport Mediaset. "Il derby ai quarti sarebbe suggestivo, ma oggi pensiamo a festeggiare con giocatori e allenatore per un traguardo di grande prestigio che corona il lavoro fatto. Quello che sarà il sorteggio lo vedremo venerdì. Inzaghi ha subito tante critiche e anche ingiuste. Affrontiamo ora questo finale di stagione con tanti obiettivi importanti da raggiungere".