Lazio-Bayern Monaco, le pagelle dei biancocelesti: Guendouzi implacabile, Gila gladiatore

Immobile capitano imperversante, un lavoro commovente. Romagnoli minaccioso da subito contro Kane, simbolo della resistenza del primo tempo insieme a tutta la difesa

Sarri (all.) 8 
E’ una delle partite della vita, da medaglia al valore. Gran tifo dell’Olimpico, gran Lazio. Lo stadio s’è infiammato, la squadra s’è impennata. Gioco, cuore, personalità. Bayern imbrigliato con maestria difensiva. Grande e legittimo vincitore. Una stella in panchina. E’ storia. 

Provedel 6,5 
Porta vergine contro Kane e i suoi. Felice per lo 0-0 di fine primo tempo, strafelice per l’1-0 finale. Ma non certo spensierato. La punizione di Sané era stata saettante, il tiro alto di Musiala aveva elettrizzato la porta. Un’uscita alta, nel finale, l’immagine del decollo in Champions. 

Marusic 6,5 
Contro Musiala, contro uno degli esterni d’élite. Non si è fatto trascinare, gli ha concesso pochi sfoghi pericolosi, il minimo auspicabile. 

Gila 7,5 
Istinto gladiatorio, ha seguito famelico le orme di tutti, da Kane in poi. Perentorio nell’azzannare e arpionare palloni. Un recupero accelerato su Musiala, un colpo di testa per liberare l’area. Fuoco di sbarramento in coppia con Romagnoli.

Patric (36’ st) 6,5 
Recuperato in extremis, quando ha fatto rimbalzare Musiala murandolo è esploso l’Olimpico. 


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Romagnoli 7 
Timor panico gestito e annullato. Minaccioso da subito contro Kane, simbolo della resistenza del primo tempo insieme a tutta la difesa. Non è mai sceso a patti. Porta chiusa a doppia mandata grazie a tutti, figuriamoci a lui. 

Hysaj 7 
Su e giù davanti a Sané. Sofferenza prolungata nei minuti clou, trovando forze nascoste è riuscito a difendere e proporsi. Fuori nel secondo tempo per un problema ad un polpaccio, ora rischia il Bologna. 

Lazzari (15’ st) 6 
Entra a freddo, ci mette un po’ a carburare e poi regala l’ultima offensiva con Pedro al tiro. 

Guendouzi 8 
Insaziabile, implacabile. Valichi impervi a centrocampo per lui e per i tedeschi, notte vissuta ad armi pari per forza e foga. La vocazione atletica lo obbliga sempre spremersi fino all’ultima goccia, ieri anche di più. Suo il tiro murato da Kim a fine primo tempo.  

Cataldi 7 
La ferocia del pressing tedesco l’ha costretto a trovarsi spazi diversi per costruire. Filtro e verticalizzazioni garantiti facendo il regista itinerante, chiavi di lettura da play matricolato. Non era stato facile innescare automatismi, ci è riuscito. 

Luis Alberto 7,5 
Fiondata alta di una spanna, tiro da accademia delle belle arti. La mira, purtroppo, non l’ha premiato, certe traiettorie appartengono ai capricci degli dei. Anche lui è stato l’anima della Lazio nel primo tempo. E il secondo l’ha aperto spalancando la porta a Isaksen con un lob da Mago. Un assist con le sembianze del bacio divino. 

Kamada (36’ st) 6 
Assist per Pedro, aveva ispirato il quasi gol. 


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Isaksen 7 
Il rigore preso su fallaccio di Upamecano, anche il rosso. Si era catapultato in area, aspettava l’assist di Ciro. Un fallo preso da posizione invitante. Un dribbling più tiro a giro fuori. Non sempre riesce a far capire al volo le sue intenzioni, prova ne è l’assist sbagliato a Ciro a fine primo tempo, non proprio adatto ai gusti del capitano che s’era fatto trovare pronto. Nel secondo l’occasionissima davanti a Neuer, sul suo piede, sparandogli addosso.  

Pedro (29’ st) 6 
Il quasi 2-0 gliel’ha negato Neuer. 

Immobile 8 
A mille. Il rigore nasce da una sua cavalcata, fuori da ogni schema. Capitano imperversante, un lavoro commovente. Si è prodigato da subito nell’intercettare e smistare palloni vaganti. Recuperi sradicando il possesso dai piedi tedeschi. Impegno da spellarsi le mani. Peccato per l’assist sbagliato da Isaksen a fine primo tempo, impossibile colpire quel pallone pienamente. E’ uscito un po’ dolorante, Sarri e tutta la Lazio incrociano le dita.  

Castellanos (29’ st) 6 
Ha dato una mano nel finale.  

Felipe Anderson 7,5 
D’aiuto a Hysaj contro Sané. Sempre pronto a fare da fionda per cambiare gioco, ha dettato lanci illuminati. Gli ultimi assalti da saccheggio delle coronarie.  


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Sarri (all.) 8 
E’ una delle partite della vita, da medaglia al valore. Gran tifo dell’Olimpico, gran Lazio. Lo stadio s’è infiammato, la squadra s’è impennata. Gioco, cuore, personalità. Bayern imbrigliato con maestria difensiva. Grande e legittimo vincitore. Una stella in panchina. E’ storia. 

Provedel 6,5 
Porta vergine contro Kane e i suoi. Felice per lo 0-0 di fine primo tempo, strafelice per l’1-0 finale. Ma non certo spensierato. La punizione di Sané era stata saettante, il tiro alto di Musiala aveva elettrizzato la porta. Un’uscita alta, nel finale, l’immagine del decollo in Champions. 

Marusic 6,5 
Contro Musiala, contro uno degli esterni d’élite. Non si è fatto trascinare, gli ha concesso pochi sfoghi pericolosi, il minimo auspicabile. 

Gila 7,5 
Istinto gladiatorio, ha seguito famelico le orme di tutti, da Kane in poi. Perentorio nell’azzannare e arpionare palloni. Un recupero accelerato su Musiala, un colpo di testa per liberare l’area. Fuoco di sbarramento in coppia con Romagnoli.

Patric (36’ st) 6,5 
Recuperato in extremis, quando ha fatto rimbalzare Musiala murandolo è esploso l’Olimpico. 


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