ROMA - Siamo sicuri che anche il grande filososo danese Soren Kierkegaard, secondo cui "il paradosso è la passione del pensiero", si sarebbe esaltato ieri sera ammirando le due splendide punizioni di Declan Rice contro il Real Madrid. Due capolavori di tecnica e intelligenza calcistica che hanno illuminato la notte dell'Emirates Stadium, lanciando l'Arsenal verso la semifinale di Champions League. Nel 3-0 rifilato a Mbappé e compagni e nella grande prestazione della squadra di Arteta, risalta per forza di cose la spettacolare impresa del centrocampista inglese, diventato il primo giocatore nella storia della Champions a segnare due gol su calcio piazzato in una partita della fase a eliminazione diretta (Cristiano Ronaldo, Ziyech, Neymar e Rivaldo c'erano riusciti nelle fasi a girone).
Come Rice ha tirato le due punizioni contro il Real Madrid
Al 13' del secondo tempo la prima punizione: pallone piazzato a circa 25 metri dalla porta, nella zona destra della trequarti inglese. Un angolo di tiro davvero complicato per calciare con il destro, ma Rice non ha esitazioni, tira potente a giro sul primo palo, riesce a passare alla sinistra della barriera spagnola e termina la parabola a mezza altezza sull'angolo dove Courtois si sentiva più sicuro. L'Emirates fa festa, ma i tifosi in tribuna e gli spettatori davanti alla tv non possono immaginare che 12' dopo, Rice si inventi una prodezza balistica altrettanto elettrizzante. Questa volta la palla è leggermente più vicina all'area e spostata sulla zona sinistra: il tiro a giro del centrocampista è perfetto e disegna una traiettoria all'incrocio dei pali, questa volta sul secondo palo, imparabile anche per il gigantesco portiere belga. Arteta quasi non ci crede, la tifoseria dell'Arsenal impazzisce, mentre in campo i giocatori del Real si guardano tra loro con gli occhi smarriti.
Il dato che sorprende tutti: non aveva mai fatto gol su calcio piazzato
Il paradosso è presto svelato: è la prima volta che Declan Rice segna su punizione nella sua già lunga carriera, fatta di oltre 400 partite professionistiche tra club (sei stagioni al West Ham e due all'Arsenal) e nazionali (3 presenze con l'Irlanda, con cui ha esordito per via delle origini dei suoi nonni, e 64 con l'Inghilterra, il suo Paese natale, essendo londinese) e, dato ancora più sorprendente, prima di ieri ne aveva calciate appena 15 secondo i media inglesi. "Non so se capirò mai cosa mi è successo oggi. Il mio telefono è impazzito", ha dichiarato a fine partita. Oltre al grande talento di Rice, uno dei segreti di questa impresa è sicuramente stato l'intuito di Arteta, che ha scommesso tantissimo sul centrocampista acquistato dal West Ham nell'estate del 2023 per la cifra assurda di 116 milioni di euro, tra stupore e ironie. "Dietro quello che è successo a Rice, ci sono tante ore di lavoro", ha raccontato ieri il tecnico spagnolo, "Declan era determinato, avevamo parlato molto perché non segnavamo un gol su punizione dal 2021. Però, in effetti, fare due gol in dodici minuti con lo stesso giocatore, che non aveva mai segnato un calcio piazzato nella sua carriera... Quante probabilità c'erano?", scherza Arteta. Parafrasando Kierkegaard, i calciatori privi del paradosso sono come amanti senza passione: mediocri compagni di squadra.