Inter, Lautaro vede un record dietro l’altro

Miglior bomber assoluto dei nerazzurri in Champions, il capitano insegue la corona in una singola edizione con Eto'o e Crespo nel mirino: tutti i dettagli
Pietro Guadagno

MILANO - Un record tira l’altro. E ormai Lautaro ne ha messi insieme diversi da quando è sbarcato sul pianeta nerazzurro. L’ultimo in ordine di tempo è il primato tra i goleador interisti in Champions o Coppa dei Campioni.

Lautaro, dopo il sorpasso su Mazzola nel mirino Ero'o e Crespo

Il sorpasso su Mazzola si è consumato in occasione della rete del 2-0 con il Feyenoord, lo scorso 5 marzo. Con la prodezza della scorsa settimana all’Allianz, il Toro ha ulteriormente aumentato il suo bottino: 19 gol, contro i 17 del mitico “Baffo”. Si è trattato anche del settimo sigillo di una campagna europea che all’argentino sta regalando una soddisfazione dietro l’altra. Non aveva mai firmato una tripletta, come contro il Monaco, ma soprattutto non aveva mai messo insieme un "gruzzolo" di 7 reti. Anzi, il suo score in Champions era sempre stato molto faticoso rispetto alle eccellenti medie del campionato. Così, questa “accelerazione” ha piazzato nel suo mirino un altro traguardo: diventare anche il miglior cannoniere interista in un’unica stagione di Champions. Meglio di lui hanno fatto soltanto Eto’o, con 8 centri, nel 2010/11, ovvero l’anno del post-Triplete, e soprattutto Crespo, che nel 2002/03 toccò quota 9, contribuendo a portare la squadra nerazzurra fino alle semifinali.

 

 


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Inter chiamata a ripetersi nel ritorno contro il Bayern Monaco

Anche l’Inter di oggi vede le semifinali. Ma, nonostante il successo conquistato all’andata, nella tana del Bayern, non è il caso di avere alcuna certezza. La truppa di Inzaghi si è presa un gol di vantaggio, ma in 90’ il risultato può essere ribaltato. Per impedirlo servirà una fase difensiva eccellente, sfruttando anche il momento d’oro di Sommer. Anche l’attacco, però, dovrà fare la sua parte. Un gol, o anche più, infatti, complicherebbe ulteriormente i propositi di rimonta di Kane e soci. Beh, da questo punto di vista, in Germania, proprio Lautaro ha fatto vedere tutta la sua capacità di fare male. La sua rete, già ricordata, è stata un vero gioiello di tecnica, ma anche di freddezza, avendo scelto all'ultimo di calciare con l’esterno destro piuttosto che di sinistro. In aggiunta, il Toro, è stato pure protagonista nell’azione del raddoppio, con una finta in mezzo al campo, che ha spalancato un corridoio decisivo sulla corsia mancina.

Il doppio sogno del 'Toro': Triplete e Pallone d'oro

Insomma, l’obiettivo è ripetersi anche a San Siro, cavalcando magari anche il ruggito dei tifosi nerazzurri, pronti ad esaltarsi per le prodezze del loro capitano. Il Toro, infatti, ha segnato anche sabato scorso contro il Cagliari. E, quando Inzaghi l’ha richiamato in panchina nella ripresa, tutto lo stadio si è sciolto in un applauso e in un’ovazione da brividi. Non che ce fosse bisogno, ma è stata l’ennesima dimostrazione di un legame che negli anni è diventato sempre più forte e che ha permesso sia a Lautaro sia all’Inter di accrescere i rispettivi status. Tanto da arrivare a sognare, in questa annata, addirittura un altro clamoroso Triplete. In tal caso, il Toro non sarebbe il primo, visto che ripeterebbe soltanto l’impresa del suo connazionale Milito. Ma gli si aprirebbe comunque la strada per il Pallone d’oro. Riconoscimento che il Principe ha visto solo da lontano anche in quel magico 2010.

 

 

 


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MILANO - Un record tira l’altro. E ormai Lautaro ne ha messi insieme diversi da quando è sbarcato sul pianeta nerazzurro. L’ultimo in ordine di tempo è il primato tra i goleador interisti in Champions o Coppa dei Campioni.

Lautaro, dopo il sorpasso su Mazzola nel mirino Ero'o e Crespo

Il sorpasso su Mazzola si è consumato in occasione della rete del 2-0 con il Feyenoord, lo scorso 5 marzo. Con la prodezza della scorsa settimana all’Allianz, il Toro ha ulteriormente aumentato il suo bottino: 19 gol, contro i 17 del mitico “Baffo”. Si è trattato anche del settimo sigillo di una campagna europea che all’argentino sta regalando una soddisfazione dietro l’altra. Non aveva mai firmato una tripletta, come contro il Monaco, ma soprattutto non aveva mai messo insieme un "gruzzolo" di 7 reti. Anzi, il suo score in Champions era sempre stato molto faticoso rispetto alle eccellenti medie del campionato. Così, questa “accelerazione” ha piazzato nel suo mirino un altro traguardo: diventare anche il miglior cannoniere interista in un’unica stagione di Champions. Meglio di lui hanno fatto soltanto Eto’o, con 8 centri, nel 2010/11, ovvero l’anno del post-Triplete, e soprattutto Crespo, che nel 2002/03 toccò quota 9, contribuendo a portare la squadra nerazzurra fino alle semifinali.

 

 


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