Ha rivissuto per qualche istante gli spettri della serata di Enschede contro il Twente, quando la palla non voleva proprio entrare e la qualificazione della Fiorentina è rimasta in bilico fino alla fine. Ma dopo il minuto 95, avanti di due gol e spinto da uno stadio incontenibile, Rocco Commisso ha potuto gioire, senza tuttavia rinunciare a prendere subito le difese di Vincenzo Italiano, mittente di un focoso messaggio di rivincita rivolto a qualcuno seduto in tribuna (un tifoso viola che lo aveva preso di mira per tutta la partita): "Quel pezzo di m… là" è stato il labiale che si è intuito in un impeto d’ira del tecnico. Per il quale, tuttavia, il patron ha avuto solo parole al miele per una seconda qualificazione consecutiva ai gironi di Conference che profuma di storia: "C’è un tifoso davvero stupido che si è messo in un posto dietro a Italiano con il solo obiettivo di criticarlo, già dal primo minuto: non è possibile fare così, gli altri sostenitori devono capire che queste cose vanno bene. Il tecnico va sostenuto, non criticato".
Ultime ore
Parole da padre di famiglia. Che adesso vede davanti a sé un futuro più che roseo: "I ragazzi hanno fatto una grande partita contro il Rapid: ho sentito dire cose strane sul nostro rigore del 2-0 ma il fallo c’era, era evidente. Non abbiamo rubato proprio nulla. I miei ragazzi hanno fatto una buonissima partita e hanno meritato la qualificazione" il pensiero di Commisso, che adesso, archiviato il primo delicatissimo scoglio stagionale, potrà interessarsi solo alle ultime ore di mercato. Amrabat è ormai prossimo alla partenza (per lui è arrivata una maxi offerta del Fulham) ma è sul fronte delle entrate che adesso la Fiorentina, con l’Europa in tasca, ha intenzione di dare un’accelerata: "Non so cosa succederà nelle ultime ore con Sofyan: gli abbiamo detto che se voleva andare, poteva partire ma lui ha ancora due anni di contratto. Lo United? Ci sono molte trattative in corso per lui. Basta aspettare meno d i ventiquattro ore e poi vedremo cosa accadrà".
All'opposto
Tra i diretti interessati a questo tema c’è proprio Vincenzo Italiano, che dopo i festeggiamenti nello spogliatoio con la sua squadra è tornato sul diverbio a distanza con un tifoso che lo ha visto protagonista al fischio finale della partita: "A Vienna, nel secondo tempo, non abbiamo mai permesso agli avversari di superare la metà campo ma lì i tifosi di casa non hanno mai smesso di incitare i propri giocatori. Noi invece abbiamo qualche tifoso che è proprio l’opposto, che inizia a criticare non appena inizia la partita: non lo capisco e questo mi dà fastidio", lo sfogo dell’allenatore. "Già dobbiamo lottare contro i nostri avversari, se poi ci si mettono anche i tifosi viola… Non è certo questo il modo di stare uniti". La testa però è già proiettata alle prossime notti di Conference. Il Rapid è il passato: "Come contro il Twente, anche stavolta il sorteggio non ci ha aiutato ma alla fine siamo stati bravi a giocare con più qualità. La partita si stava complicando", l’ammissione di Italiano. "Abbiamo fatto un secondo tempo straordinario: volevamo a tutti i costi entrare nella fase a gironi. Dedico questo traguardo alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto".