Lo scontro fra titani si ripropone ora lontano dall'Italia, a Siviglia, dove Lukaku vuole trascinare il suo Belgio oltre gli ottavi di finale, spodestando Ronaldo e il suo Portogallo dal trono di campioni d'Europa. L'ottavo da cui uscirà l'eventuale avversario degli azzurri (Austria permettendo), è anche una sfida fra due catalizzatori di attenzione mediatica, protagonisti settimana scorsa anche di un siparietto a distanza sulle bottigliette di Coca-Cola: lo juventino le ha spostate, l’interista invece si è proposto ironicamente come testimonial. Una sfida dal sapore di Serie A, come svelato in conferenza stampa da Big Rom: “Lui ha vinto il titolo di capocannoniere, ma noi abbiamo vinto il campionato. Era particolarmente importante vincere quel titolo e quello era il mio obiettivo. A Cristiano invidio il dribbling e il tiro. Al contrario penso che lui invidi un po’ la mia forza e la mia mira, e il nostro gioco di squadra”.
Lukaku: "Il mio Belgio è molto più maturo"
“Quando i critici si riferivano a Lewandowski e Benzema, parlavano sempre di attaccanti di ‘livello mondiale’, mentre io venivo descritto come un buon centravanti. Questa è stata una motivazione in più per lavorare e migliorare. Ora penso di essere nella lista dei migliori attaccanti. Mi piacciono le provocazioni, so come affrontarle. Ho imparato a tirare i rigori, a non pensare troppo e a non farmi distrarre dal portiere: devi essere concentrato e colpire bene la palla, stop. Ma non credo che domani ci saranno i rigori. Speriamo di vincere prima. Siamo più maturi rispetto al Mondiale del 2018, quando venimmo eliminati in semifinale dalla Francia. Nel 2018 eravamo toppo romantici. Abbiamo imparato che una partita si può vincere in molti modi. Per diventare campioni bisogna saper soffrire e nella sofferenza è incluso il fatto di dover stare lontani per tanti giorni dalle proprie famiglie. Domenica giocheremo contro i campioni in carica. I portoghesi hanno qualità individuali e collettive, sono molto fieri del proprio Paese, ma faremo di tutto per qualificarci”.
Ronaldo, addio alla Juve? Ci sono solo due ipotesi
Lukaku: "Quando ho visto The Last Dance..."
“Ho bisogno di incentivi per tirare fuori il meglio di me. Ho bisogno di competizione. Se qualcuno dice che Tizio o Caio è più bravo di me, io mi allenerò più duramente. Non voglio paragonarmi a Michael Jordan, ma questo spirito l’ho notato anche in lui. Quando ho visto ‘The Last Dance’, ho pensato: ‘Wow, non sono solo’. Volevo vincere e lo scudetto con l’Inter ha moltiplicato le mie motivazioni. Adesso voglio vincere con il Belgio per migliorare ancora”.