C’è un nome un po’ misterioso, evocativo, che si affaccia da qualche giorno nei corridoi di pensiero della Roma: si tratta di Filip Kostic, ala serba dell’Eintracht Francoforte, che il manager sta offrendo a tutte le squadre italiane. Evocativo, si diceva, perché Kostic ha un prezzo molto alto: intorno ai 25 milioni. In questo momento la Roma ha così tanti esterni da non poterne considerare la candidatura, tantomeno a quelle cifre, ma è bene non perdere d’occhio i movimenti di Tiago Pinto, che ha ottimi rapporti con l’Eintracht e stima il giocatore. Se tra un mese la Roma dovesse piazzare Ünder, Carles Perez e Pedro, potrebbe anche fare un tentativo sfruttando la possibilità di tesserare due extracomunitari qualific-ti: il secondo slot è stato aperto dall’uscita di Bruno Peres, finito in Turchia. [...]
Le manovre di Thiago Pinto per il portiere
[..] L’altro problema ha la maglia numero 1, rimasta guarda caso senza indossatore a Trigoria nelle ultime due stagioni. Il paradosso è che Robin Olsen, bravo anche nella partita vinta contro la Polonia, stia dimostrando solo a distanza di valere un periodo di prova con Mourinho. Ma ad oggi non sono previsti ripensamenti. Olsen è sul mercato e anzi, con questa sorprendente visibilità, troverà più facilmente una squadra disposta ad ingaggiarlo. Tiago Pinto vorrebbe venderlo a titolo defi nitivo per una cifra intorno ai 5-6 milioni. Diverso il discorso di Pau Lopez, che si sta riprendendo dall’infortunio a una spalla e potrebbe essere ceduto solo in prestito (il Granada ha fatto un sondaggio). Sistemate le due pratiche, o almeno una delle due, la Roma chiuderà l’acquisto del portiere titolare, con Rui Patricio ormai favorito nella corsa su preciso input di Mourinho. il Wolverhampton chiede 10 milioni, la Roma ne offre 5, l’accordo si troverà a metà strada con i bonus. Ma sul portiere è meglio non dare niente per scontato perché se spuntasse un’occasione migliore, Tiago Pinto non se la lascerebbe sfuggire.
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